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The Elder Scrolls Online – Anteprima

Da Videogiochi @ZGiochi
Anteprima del 15/01/2014

Cover The Elder Scrolls Online

PC - PS4 - Xbox One

Pegi 12
Livello di Attesa
7.83 Registrati per votare!

Genere: MMORPG

Sviluppatore:

Produttore:

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 04/04/2014

VISITA LA SCHEDA DI The Elder Scrolls Online

È stato un weekend lungo e ricolmo di gioia per i fan della saga The Elder Scrolls. Infatti da venerdì sera scorso, fino alle 6:00 del mattino di lunedì 13, sono stati aperti i server che ospitano il famoso MMORPG di ultimo sviluppo. Sotto invito di mamma Bethesda, i fan che hanno avuto la fortuna di partecipare alla beta del gioco sono stati davvero molti, e noi di Z-Giochi abbiamo avuto la possibilità di provare con mano quello che sarà l’MMO più chiacchierato del prossimo futuro. Un titolo online non privo di lacune e difetti, sia chiaro, ma sicuramente un gioco dal potenziale ampio e, almeno per ora, sfruttato a dovere. Grazie al dettaglio grafico, un audio degno di nota, una caratterizzazione degli scenari e dei personaggi come non si vedeva da tempo in un MMO e a tutte delle meccaniche estrapolate dagli altri titoli della serie, The Elder Scrolls Online riesce ad intrattenere nel migliore dei modi. Andiamo ad analizzare più nel dettaglio questo nuovo MMORPG…

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BENVENUTI A TAMRIEL

Dopo un lungo download e numerosi tentativi di accedere allo stress test, davanti a noi si è palesata una tipica introduzione che ci ha fatto venire l’acquolina in bocca, con musiche completamente tratte dalla famosa serie di giochi della serie, unite ad un comparto grafico che già dalla creazione del personaggio ci ha stupito in positivo. Le scelte per caratterizzare il nostro avatar sono numerose e limitate allo stesso tempo; ci viene chiesto di scegliere per quale fazione giocare, limitando a tre le razze selezionabili per ogni schieramento. Schieramenti che vengono descritti con un vessillo ormai famoso per tutti quelli che hanno seguito le vicende e le notizie rilasciate dagli sviluppatori nel corso di questi mesi. Leone, Aquila e Drago, ognuna delle quali ha delle caratteristiche specifiche e delle razze con altrettante abilità e peculiarità uniche. Dopodiché bisogna scegliere una classe tra le quattro selezionabili: Guerriero, abile nell’uso di spada e scudo e con la quale avrete la possibilità di ingaggiare i nemici con una violenta scarica di colpi senza esporre il vostro corpo agli attacchi nemici, soprattutto grazie ad abilità particolarmente equilibrate che non vi limiteranno nell’uso di svariate armi; Draconico, classe particolarmente devastante negli attacchi fisici e magici, trasforma il PG in una creatura tanto aberrante quanto potente. Nightingale, dotato di abilità da assassino, uniche e micidiali, i nemici non avranno scampo se ingaggiati con i numerosi attacchi furtivi del vostro avatar, ed il Mago, classe che vi permetterà di evocare magie tra le più conosciute nei numerosi titoli della saga, quali tempeste di ghiaccio, proiettili di fuoco e fulmini ed evocare mostri che vi difenderanno e attaccheranno al posto nostro, una delle classi maggiormente utilizzate nel corso di questa beta. Queste sono le scelte più importanti del gioco, in quanto ad ognuna di esse corrisponderà un ramo abilità unico e particolareggiato, per esempio un personaggio dello schieramento dell’Aquila, razza Khajiit classe Nightingale, avrà di partenza tre rami abilità da scegliere e da accrescere a proprio piacimento, un ramo per ogni peculiarità, senza contare che per ogni arma ed armatura esiste una specializzazione a parte. Insomma, anche se le scelte sono limitate ad una manciata di razze e classi, pare chiaro che anche se numericamente scarne queste scelte si riveleranno fondamentali per il proseguo dell’avventura. Non è da prendere sottogamba, quindi, il valore strategico che queste prime fasi di gioco comporteranno e non va dimenticato, comunque, che potrete creare fino a quattro personaggi differenti in qualsiasi momento ed utilizzarli singolarmente.

Superata la fase di realizzazione del vostro personaggio, modificandone aspetto e razza, vi ritroverete inevitabilmente prigionieri in una sorta di immensa struttura messa a ferro e fuoco dagli stessi prigionieri e da una presenza evanescente chiamata semplicemente Il Profeta, che subito dopo la vostra scarcerazione per mano di un altro galeotto vi fornirà le basi del combattimento con una sorta di tutorial e vi reciterà la profezia che vi vede protagonisti di un’epica avventura. Subito dopo aver imparato a muovere i primi passi verso la libertà, vi toccherà compiere una scelta fondamentale. Vi verrà chiesto di recuperare da una rastrelliera le vostre armi di partenza, qui ammettiamo di aver passato numerosi minuti cercando di capire quale fosse meglio impugnare, nonostante col prosieguo della trama sia data la possibilità in qualsiasi momento di imparare ad usare armi differenti. Tra gli strumenti di morte disponibili vi sono: arco, spada e scudo, ascia, martello da guerra a due mani, staffa magica e staffa da necromante. Fin dal primo combattimento noterete che ogni arma ha a disposizione un attacco base ed uno più caricato, oltre al fatto che ognuna di esse richiederà un approccio al combattimento, unico e fondamentale per la buona riuscita dello scontro. Un attacco in mischia, fatto imbracciando l’arco, non è cosa da farsi. Soprattutto considerando che i nemici vi caricheranno senza indugio, sfruttando ogni abilità a loro disposizione per paralizzarvi, avvelenarvi e colpirvi nella maniera più devastante. È fondamentale, quindi, imparare velocemente ad approcciarsi ai differenti scontri, magari incrociando le proprie abilità di classe con l’arma impugnata, utilizzare le ombre per attaccare i nemici alle spalle o, meglio ancora, affiancandosi ad un amico o ad un gruppo di altri giocatori intenti a svolgere la vostra stessa missione.

Terminata la parte iniziale, la storia si dipanerà con una cadenza non molto regolare, alternandosi in modo quasi casuale con le quest secondarie che andrete a svolgere. Fondamentalmente, le quest secondarie sono reperibili ascoltando conversazioni o esplorando l’ambiente di gioco. Capiterà spesso che durante una quest precedentemente selezionata vi imbatterete in qualche passante che vi correrà incontro chiedendovi aiuto o facendo una scommessa con voi, o più probabile, esplorando le zone al di fuori dei villaggi vi imbatterete in cadaveri dilaniati che una volta avvicinati evocheranno lo spirito del defunto pronto a chiedervi vendetta. Pur essendo una beta, abbiamo notato fin da subito l’ottima qualità delle texture e l’accuratezza del suono e degli effetti particellari, ma la cosa che ci ha lasciati più esaltati è appunto il numero spropositato di quest secondarie che non sembrano cessare mai e che abbiamo trovato divertenti e varie in ogni loro aspetto. Le missioni secondarie varieranno da una semplice disinfestazione di campi di grano dalla minaccia degli Skeever all’infiltrazione in un gruppo di mercenari. Insomma, tanta carne al fuoco già durante i primi dieci livelli. Con l’accrescere dell’abilità, naturalmente, anche le missioni secondarie e primarie si faranno sempre più impegnative, arrivando a richiedere un aiuto fisico da parte di altri giocatori. Inizialmente, come era stato precedentemente annunciato dagli addetti ai lavori, i dungeons e le quest, o più semplicemente l’esplorazione, saranno relativamente semplici, ma con il prosieguo dell’avventura e soprattutto una volta arrivati al livello 10-15 risulterà difficile se non impossibile intraprendere la via dell’eroe solitario. I boss non vi lasceranno un attimo di respiro, sfruttando al massimo le loro abilità ed il loro equipaggiamento, cosa che per noi è stata una vera “seccatura”, costringendoci a ripartire da zero dopo aver giocato ore con un personaggio che pensavamo degno di essere impersonato e poi rivelatosi totalmente vulnerabile alla maggior parte degli attacchi più avanzati. Questo aumento di difficoltà è cosa buona e giusta, togliendoci ogni dubbio sulla genuinità di questo online, reso così più vivo che mai ora che l’interazione tra personaggi è tanto palpabile quanto fondamentale.

Il gameplay di base prende forti spunti dai più recenti capitoli della saga The Elder Scrolls, l’interfaccia giocatore è totalmente simile a quella vista in Skyrim mentre il sistema di crafting e di evoluzione delle abilità, pur prendendo spunto dai famosi titoli della saga, è stato affinato e rifinito per essere più veloce e diretto, semplice da usare anche per chi non è un fan della saga. Sarà ancora necessaria l’estrazione di minerali dalle rocce che raramente troveremo sparse per la mappa di gioco, sarà possibile anche recuperare oggetti da combinare per cacciare animali e poi cucinarli nei vari calderoni che troveremo negli accampamenti sparsi nelle città e nelle lande di Tamriel. Esiste però chi non ha apprezzato totalmente questo tipo di interazione in questa beta. Chi, per esempio, si aspettava maggior caratterizzazione dei PNG o più semplicemente nelle scelte dei dialoghi, grazie alla possibilità di poter scegliere la risposta da dare ai vari PNG che affollano le città e i villaggi, ma che mai sembrano prendere seriamente in considerazione una scelta quanto meno legata alla nostra risposta, sia che si tratti di una chiara minaccia alla loro incolumità e sia che si tratti di una semplice lusinga. Le risposte saranno quasi sempre le medesime in entrambi i casi, rendendo davvero poco importante la scelta di una nostra domanda o di una nostra risposta durante un dialogo apparentemente intenso. Tali lacune vengono a mancare quando si fa uso del Carisma, cioè la possibilità di sfruttare particolari abilità durante i dialoghi. Ad ogni livello ci verrà infatti fornito un punto caratteristica utile ad aumentare Vita, Stamina o Mana, ed un ulteriore punto esperienza da assegnare ad una sola abilità, attiva o passiva. La scelta ricadrà, per forza di cose, tra armi usate dal PG, armature, abilità di classe, fazione e razza, oltre a quelle magiche. Ma esiste un altro sotto-ramo che sarà utile aumentare se si vuole realmente entrare nel vivo del gioco, quello appunto del Carisma; come nei capitoli più famosi della saga The Elder Scrolls, anche in questo MMO sarà possibile intimidire, raggirare e superare in astuzia i nostri interlocutori, a patto che spendiamo i giusti punti esperienza accumulati nei sotto-rami abilità specifici. Questa scelta strategica sarà (a volte) fondamentale per la buona riuscita di alcune conversazioni o quest, rendendo le suddette ancora più complesse del semplice: “Vai in quella grotta e ammazza il drago”. Il difetto riscontrato nei dialoghi però non viene meno; nonostante l’utilizzo di particolari risposte unite alle nostre abilità saranno davvero rare le volte che utilizzerete l’intimidazione o il raggiro per portare a compimento una missione, e tutte le volte che questo non accadrà i PNG non daranno risposte degne di nota, sembrando ancora più “vuoti” di quello che sono in realtà. Questo comunque è l’unico vero difetto che abbiamo riscontrato, infatti per tutte le ore di gioco che abbiamo avuto il piacere di trascorrere in quel di Tamriel solo una volta ci siamo trovati di fronte ad un bug che impediva lo svolgersi di una quest principale, ma tale errore è stato risolto dopo che un certo numero di giocatori ha segnalato il problema e con l’attesa di un paio di ore. Sembra quindi che gli sviluppatori stiano realmente supportando il prodotto, non lasciando niente al caso, e pur essendo una beta questo titolo è riuscito sotto molti punti di vista, facendoci ben sperare per il futuro e dandoci la speranza che alla prossima prova che verrà concessa ai giocatori certi piccoli difetti verranno risolti.

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IN CONCLUSIONE
Privo di lag e di difetti grossolani che solitamente invadono le fasi beta dei MMORPG, questo The Elder Scrolls Online riesce a divertire ed è con dispiacere che terminiamo la nostra ultima partita intenti a disinfestare un dungeon da creature di ogni sorta. Speriamo che in futuro, prima dell'uscita del prodotto finale, ci venga data la possibilità di continuare l'esplorazione delle fantastiche terre di Tamriel. Resta comunque un forte dubbio, soprattutto durante le prime fasi di gioco: The Elder Scrolls Online non ha offerto nulla che un qualsiasi altro MMO non abbia dato in passato. È infatti con il prosieguo della trama che i giocatori inizieranno a rendersi effettivamente conto di cosa è capace questo MMORPG. Ci siamo trovati a rapportarci con giocatori che hanno abbandonato la beta ancora prima di arrivare lì dove gli sviluppatori hanno puntato, all'obbligo di interazione tra PG. Oltre a questo, siamo consapevoli che molti dei partecipanti alla beta non compreranno il gioco finito, soprattutto per l'eccessivo costo del canone mensile che pare attestarsi sui circa quindici euro mensili. Se parliamo di canone, ce ne sarebbe da discuterne, ma se ci "limitiamo" a descrivere il gioco possiamo dirvi che quei soldi li vale tutti, a patto che si crei una forte componente coop tra giocatori e che si voglia arrivare ad essere gli eroi che Tamriel merita. Fino al momento dell'uscita rimaniamo con un buon ricordo di questo stress test e vi consigliamo almeno di iscrivervi al sito per partecipare alla prossima fase beta che gli sviluppatori metteranno a disposizione. Chissà che non ci si incontri durante un'epica battaglia per il dominio della propria fazione.

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