31 ottobre 2012 Lascia un commento
Meno efficace fu il secondo capitolo, anzi piuttosto scarsino a dire il vero, non fosse per un paio di momenti ben riusciti ma la parabola discende con questo terzo episodio a gran velocita’.
La storia riguarda cinque tra ragazzotti e belle figliole che per trascorrere in allegria la serata, decidono di seguire le dieci regole tratte da un libro dei morti, per vedere gli spiriti dei defunti. Ovviamente saranno accontentati.
Cosa sia passato per la testa dei fratellini non saprei dirlo ma un film come questo e’ per gran parte inspiegabile quantomeno con un metro artistico perche’ certe ingenuita’ non hanno ragione d’essere se non commissionate da qualcuno.
Come da bambini esistevano piccoli riti e leggende, ad esempio le margherite che svelano l’amore o passarsi la sfiga della Prinz, qui si sostiene la tesi che pettinarsi a mezzanotte o tamburellare una tazza di riso faccia vedere i fantasmi e con questi assunti si costruisce l’intera trama. Facciamolo passare anche per buono ma la sensazione di assistere a un film da seconda serata della notte di Halloween, rovina ben presto il thrilling e disintegra lo stato d’animo anche se ben disposto. Che il target sia il pre-teenager lo si evince anche da alcune scelte spiritose che nel contesto non ci stanno proprio a dire nulla ma che al ragazzino posso anche piacere.
Ci siamo giocati anche i Pang? Lo scopriremo solo vivendo.