Un anno fa partivo per la Corea ed è incredibile come l’Oriente riesca a ricavarsi un posticino dentro di te da cui saltare fuori con grazia ed eleganza. Se chiudo gli occhi, posso ancora sentire il profumo del mare di Mokpo e il sapore agrodolce del Kimchi. E il k-pop dei 2AM che esce sparato a palla dagli altoparlanti dei negozi. E il traffico micidiale, che paragonato al nostro è un girone infernale di rara crudeltà.
Quello di oggi è lo smalto che ho più amato in assoluto, quello più particolare e il primo ad esser sfoggiato dalla sottoscritta in loco.
La marca è la The Face Shop, una marca coreana che ha i suoi millemila negozi nelle strade principali di Seoul. È una mrca che si rivolge alle ragazze, la cui filosofia di vita è quella di utilizzare come base per i seicento prodotti in catalogo piante, fiori e acqua minerale. In pratica, come vorrebbe essere Bottega Verde.
Mi sarebbe piaciuto dare un’occhiata da vicino ai prodotti per il make up, ma i colori erano (giustamente) virati e pensati per fototipi con sottotoni caldi e ambrati. Su di me, pallida e rosa che più rosa non si può, avrebbero fatto la resa del cerone per clown. Gli smalti, invece, mi sono piaciuti al volo anche se i colori erano iperclassici, con un’overdose di rosa. È inquietante quanto ampia sia la scelta del rosa nel makeup coreano. Comunque sia, ne ho presi due, un pervinca chiaro (swatch a breve) e questo meraviglioso colore. Sulla boccetta è definito GR 502. La base è indubbiamente grigio verde, anche se è un grigio caldo, con microglitter argento. In realtà, questo signorino è un duochrome perché, a seconda di come ci cade sopra la luce, spazia tra il grigio e il verde scuro. Purtroppo la mia machcina fotografica ha faticato parecchio a causa dei microglitter. Sono un miliardo, sottilissimi e facili da rimuovere. E anche la stesura è un piacere. Il pennello scorre, il colore non deborda e non c’è il rischio dell’ipergoccia che manda in malora tutto quanto.
Durata, senza topcoat: tra i 3 e i 6 giorni. Adesso che ho i gatti, la durata si è abbassata in maniera drastica, anche perché spesso i miei signorini graffiano la superficie smaltata con dei segni trasversali che attraversano l’unghia da parte a parte. Evviva.
Con il top coat, la durata si allunga fino a 5 giorni di base. Confesso di amare questo colore, ma, a menoché io non abbia una settimana bella densa e incasinata, difficilmente l’ho tenuto su più di quattro giorni. Mi stanco facilmente.
Vi lascio un po’ di foto.
E questo è un close-up del pollice per farvi vedere bene i microglitter.
Cosa? Vi ricorda qualcosa? Sì, devo dire che lo ricorda anche a me, e presto, molto presto, vi fornirò le prove.
Vi lascio con una canzone dei 2AM, un gruppo k-pop. La trasmettevano in continuazione mentre ero in Corea.
Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo