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The following

Creato il 13 marzo 2013 da Beatrixkiddo
THE FOLLOWING
Memore di alcune serie partite a razzo e poi schiantatesi clamorosamente (qualcuno ha detto "Last resort"?) ho aspettato un pochino prima di dire la mia su "The following"La trama è nota: Joe Carroll, affascinante professore di letteratura e feroce serial killer evade 10 giorni prima di essere giustiziato; sulle sue tracce viene richiamato Ryan Hardy ex agente FBI responsabile della cattura di  Carroll  nove anni prima. Hardy non riuscirà ad impedire a Carroll di "completare la sua opera" e scoprirà ben presto che, in questi anni, Carroll è riuscito a dar vita ad una vera e propria setta ed i seguaci pronti ad eseguire i suoi ordini sono davvero tanti...
Scritta da Kevin Williamson, responsabile tra l'altro di "Scream", la serie e' partita letteralmente con il botto.
Il pilot, sulle note di "Sweet dreams" nella versione di Marylin Manson ha tenuto letteralmente inchiodati alle sedie, segnando l'inizio di una sanguinosa partita a scacchi tra due contendenti un po' al di fuori dei consueti stereotipi televisivi. Il buono e' un "eroe decaduto" Hardy e' un alcolista ed ha un peacemaker che lo tiene in vita impiantatogli dopo che Carroll lo aveva pugnalato al cuore; mentre il cattivo e' un seducente incantatore. Un pilot tesissimo e pieno di colpi di scena,che si collocava tra "Seven" e "Il silenzio degli innocenti" facendo davvero ben sperare.
Trascorse alcune puntate la serie si e' leggermente ridimensionata ma non ha perso il suo appeal.
Se le si perdonano alcune leggerezze in fase di scrittura; la stupidita' della ex moglie di Carroll e' da manuale, i due complici di Emma somigliano piu' a Topolino e Pippo che a due spietati serial killers, "The Following" e' comunque una serie decisamente piacevole a vedersi.
Una caccia gatto-topo dove nessuno e' quello che sembra e non ci si puo' fidare neppure di chi ti e' piu' vicino. La tensione pur lontana dai toni del pilot e' comunque abbastanza costante ed il colpo di scena pare essere sempre in agguato.
Insomma, nulla di miracoloso; ma un buon prodotto televisivo (ed e' gia' tanto di questi tempi), con due protagonisti decisamente azzeccati, Kevin Bacon meravigliosamente invecchiato e James Purefoy, in quello che rischia di diventare il ruolo della vita, ammaliante e luciferino.
Facile quindi per una serie del genere guadagnarsi una vasta schiera di "follower"; tutto sta ora nel continuare su questa strada e non deluderli...

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