[Attenzione agli SPOILER] La protégè, amante e socia nel crimine di Joe Carroll è stata vittima di una fine terribile nell’ultimo episodio di “The Following” quando l’ex moglie di Carroll, Claire ha avuto la meglio sull’ex baby sitter… Adesso, secondo Valorie Curry, tutti quei fan che sperano nella non morte di Emma, beh ì, dovranno mettersi l’anima in pace.
“Hanno veramente voluto portare il punto a casa, mi diverte che le persone su Twitter l’abbiamo creduta in coma, ma insomma è stata accoltellata, spinta fuori da una finestra e trafitta. Non è una vampira, non c’è ritorno”.
Emma Hill è stata uno dei personaggi più intriganti del dramma Fox e nell’ultima puntata sembrava ormai quasi arresa al suo destino, una fine tragica la sua possiamo riassumere.
“Sono contenta che la morta abbia avuto un certo impatto. Molte persone sono tristi che sia defunta, la vedono come la vedo io, credo nel profondo esser stata la più grande vittima di Carroll. Emma è stata una ragazza di cui qualcuno ha abusato ed è stata manipolata fin dall’infanzia. Lei non è morta per lui come tutti gli altri. Ha dato la sua vita per avere un’identità il che è stato straziante per me”.
TV Guide: Quando hai saputo che Emma stava per morire?
Curry: Un paio di settimane prima che girassimo. Ero in camerino prima di lavorare per tutto il giorno, era San Valentino, naturalmente. Bussano alla porta ed era Marcos Siega, il nostro produttore esecutivo, il quale mi guarda imbarazzato scusandosi. Ed io ero come, bene ho capito. In realtà lo aveva saputo un paio di giorni prima, ma non me lo aveva detto perché era il mio compleanno.
TV Guide: Qual è stata la sta reazione a tale notizia?
Curry: Non posso dire che non sia stata emotiva. Mi ha davvero colpito dover lasciare. Non solo per la morte di Emma, perché l’adoro forse più di chiunque altro al mondo. Ma ho trascorso gli ultimi anni della mia vita in questo gruppo così straordinario di persone con cui ho lavorato allo show, direi come una famiglia, questo mi ha rattristato più di ogni altra cosa.
TV Guide: Ritieni esserci ancora altra storia da poter esplorare con Emma?
Curry: La cosa bella della scrittura di Kevin Williamson è che i personaggi hanno talmente tante sfaccettature e una profondità tale da dare sempre spazio per esplorare dell’altro. Ma è anche una serie in cui chiunque può esser fatto fuori. Questa è sia la parte accattivante che frustante. Non colpisce quando si uccidono personaggi non di rilievo… non sarebbe interessante se non restasse nulla da dire. E naturalmente, Emma aveva molte moltitudini, quindi poteva esserci del materiale ancora in più.
TV Guide: Nella puntata vi era come un preludio circa l’arrivo della morte di Emma. Hai accettato questa cosa?
Curry: Nel leggere la sceneggiatura ho apprezzato molto il monologo sulla morte e il silenzio in macchina, era come se volesse morire all’istante. Nello spettacolo, i protagonisti sono sempre in situazioni di vita o di morte, ed Emma in particolare, come lei stessa ammette, avrebbe dato anche la vita in qualsiasi momento se solo le fosse stato chiesto. Ma in quella sena ha prevalso l’ossessione di Joe per Claire, decide di mandare Emma in cerca dell’ex moglie pur consapevole trattarsi di morte certa. Emma era conscia di ciò, sapeva che nonostante l’amasse così tanto, Joe non la ricambiava.
TV Guide: Interessante notare che quando Claire uccide Emma, Carroll non era presente. Per caso, Emma nutriva una fantasia di condividere l’ultimo istante della sua vita con lui?
Curry: Io certamente avrei preferito che fosse Joe ad uccidere Emma. Capisco perché sia stata proprio Claire, questo è stato un bene per i fan, vincono i buoni, una sorta di chiusura del cerchio. Ma si sento ancora come se nessuno potesse uccidere Emma escluso Carroll. Lei voleva andare verso le fiamme con lui oppure essere uccisa da lui, ma non credi si aspettasse di morire in suo nome come è stato per molti altri membri della setta. Non è mia stata il tipo di persona da gesta drammatiche come darsi fuoco o impiccarsi.
TV Guide: Cosa ne pensi del viaggio di Emma in questa stagione?
Curry: Direi che è stato davvero tragico per Emma… La sua vita se prima era patetica, poi è divenuta miserabile, lei era da sola, non aveva Joe e ne era davvero devastata, in pratica senza di lui sentiva come di non esistere. Ma poi lo ritrova e ancora una volta viene usata. Voleva solo un po’ di pace.
TV Guide: Con Claire tornata nel quadro, pensi esserci almeno una possibilità per il proseguo della relazione tra Emma e Joe?
Curry: Non provo frustrazione, la sua rabbia circa l’essere minacciata da Claire nella prima stagione era un qualcosa di romantico. Ma nella seconda stagione era una persona diversa. Lo stesso valeva per Mandy, non era una minaccia, tutti quanti dovevano essere in grado di fare il proprio lavoro e lei conosceva bene Joe, sapeva come perdeva il controllo a causa dei suoi impulsi. Claire ne è la causa peggiore. Emma davvero non voleva affrontare tutto di nuovo che desiderava eliminare Claire.
TV Guide: Emma è rimasta delusa da Joe quando ha iniziato a concentrarsi sulla storia di creare la proprio religione?
Curry: Assolutamente. Ho avuto dei momenti davvero intriganti come attrice, in piedi a Korban Hall mentre lo guardavo durante quelle cerimonie e tutta la follia dilagante. Emma sapeva essere un qualcosa di falso, sotto quell’apparenza, poiché era un modo di controllare esattamente come due anni prima. La delusione per lei è giunta quando lui l’ha lasciata per poi tornare, il punto interrogativo restava sempre sul: ma cosa c’è di vero? Poi Emma inizia a capire tutta la verità, che in realtà non la ama ed è solo un grande narcisista. [ride]
TV Guide: In un certo senso è un po’ triste.
Curry: L’aspetto desolante è l’esser stata come una pedina, lei sapeva che Joe la stava solo usando, davvero sconsolante. Lei preferisce mantenere la farsa e mentire a se stessa al fine di stargli vicino piuttosto che affrontare la verità su chi sia Carroll in realtà.
TV Guide: Tanti persone facevano il tifo per la morte di Emma. Cosa ne pensi a riguardo?
Curry: Si tratta di un argomento ti cui sono disposta a parlare quando si parla di lei come persona ignobile e odiosa. È viscerale, a volte davvero sconvolgente. È stato come aprire gli occhi e vedere la reazione del pubblico a lei, soprattutto in contrapposizione con dei cattivi maschili… Per qualsiasi ragione, le persone reagiscono in modo diverso se è una donna ad agire in un certo modo. Questo è davvero affascinante aiuta a capire il pubblico e la società attuale. Sconvolgente. Se si vuole interpretare un cattivo, non c’è complimento maggiore se non quando sei negli incubi della gente, non avrei mai pensato come attrice di divenire un turbamento.
TV Guide: Qualcosa che vuoi condividere sul finale della prossima settimana?
Curry: Ci sarà solo una persona in quel mondo che piangerà la morte di Emma… Davvero solo una che avrà una reazione e verserà lacrime per lei. Vedrete chi sarà e forse ne resterete sorpresi da chi, o magari no.
TV Guide: I fan possono aspettarsi altri decessi importanti? Curry: Questo è The Following ed è tutto ciò che dirò… Hanno girato tre finali diversi e non sono sicura di quale manderanno in onda. La storia sta cambiando molto… Lo guarderò come tutti gli altri. Chiunque e tutti possono davvero andarsene.