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The Forest – Now with Multiplayer

Da Videogiochi @ZGiochi
di Matteo "The_Unk" Lusso

The Forest è stata una delle sorprese di questo 2014 ormai giunto quasi al termine. L’idea di base, seppur non brilla per originalità, è di sopravvivere in una foresta dopo esserci salvati da un disastro aereo, abitata da strani mutanti cannibali che non perderanno occasione, specialmente durante la notte di attaccare il nostro malcapitato protagonista che dovrà difendersi abbattendo alberi per poter costruire difese e trappole e cacciando la fauna selvatica durante il giorno per potersi nutrire. L’aspetto survival di questo gioco è centrale, e la morte porterà al game over costringendoci a ricominciare la partita daccapo, ma ciò che colpisce di più è che questo gioco, disponibile su Steam grazie all’Accesso Anticipato e previsto anche per PS4, viene sviluppato da un piccolo team indie che, oltre ad aver dimostrato un’ottima padronanza del motore di gioco Unity – che si dimostra in grado di competere con motori di gioco più blasonati – sono riusciti, nonostante l’aspetto ancora embrionale del titolo a raggiungere un più che buono dettaglio grafico e pulizia degli ambienti, oltre che una IA dei nemici abbastanza complessa – esistono due gruppi di mutanti in lotta fra loro e il nostro comportamento, più o meno aggressivo, spaventerà i nemici che si terranno maggiormente alla larga o al contrario cercheranno di attaccarci in gruppo – e una recente modalità coop che ci permette di giocare assieme ad un nostro amico.

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Foresta che vai, mutante che trovi

Il difetto attuale di The Forest è la mancanza di una storia o perlomeno di un motivo che ci spinga ad esplorare e conoscere la foresta che non sia la mera sopravvivenza. Ma già da ora la sola presenza dei mutanti riuscirà a tenere sul chi vive il giocatore, specialmente nelle fasi iniziali di gioco, quando non si ha disposizione praticamente nulla se non un’accetta. Strumento che svolge funzioni essenziali dato che fungerà da arma – in realtà quasi ogni oggetto può essere usato come arma, anche un arto smembrato di un nemico – oltre che permetterci di abbattere alberi. Infatti ogni qualvolta decidiamo di costruire qualcosa, i tronchi di legno ottenuti abbattendo gli alberi – e in The Forest è necessario tagliare fisicamente il tronco fino a che l’albero non cade a terra – ci permettono di costruire svariate strutture: un riparo, più o meno semplice che avrà anche la funzione di punto di salvataggio, mura, trappole e perfino una casa galleggiante. Una volta costruita la base, ma non necessariamente in quest’ordine, vi è poi la possibilità di aggiungere utilizzando materiali differenti trappole per animali e orti, da cui ottenere con facilità il cibo, falò e luci, fino a veri e propri segnali di morte per spaventare i mutanti utilizzando per l’appunto parti dei corpi dei nemici uccisi. Il sistema di crafting e costruzione, nonostante lo sviluppo non sia assolutamente in fase avanzata, risulta lodevole fin da ora, inoltre gli aggiornamenti continuano ad essere regolari e ciò fa ben sperare sul risultato di finale del titolo in questione. La libertà offerta da questo titolo nel sistema di costruzione è elevata, non siamo costretti a costruire in zone predefinite della mappa ma abbiamo assoluta libertà; questa scelta porta con sé dei difetti: le strutture possono compenetrarsi tra loro oltre che con l’ambiente e spesso non rispettano la pendenza del terreno, inoltre posizionando più muri in fila questi seguiranno la posizione del primo pezzo e ciò porta a pezzi di muri che sprofondano nel terreno. Sarebbe utile quindi poter avere un maggiore controllo sul posizionamento delle strutture, specialmente per aspetti come inclinazione e altezza. In ogni caso questi ultimi non possono essere considerati dei veri e proprio problemi poiché non causano fastidio ai fini del gameplay, semplicemente rendono un po’ più complesso costruire in maniera certosina e dettagliata evitando tutte le compenetrazioni.

Graficamente il livello di dettaglio raggiunto è più che buono, evidenziando come Unity si dimostri ancora una volta un motore di gioco accessibile a tutti gli sviluppatori indie. The Forest infatti è bello da vedere: gli effetti particellari, l’illuminazione, l’acqua, le texture, i modelli poligonali non hanno nulla da invidiare a quelli ottenibili con motori di gioco più blasonati. Naturalmente è presente ancora qualche magagna tecnica: oggetti e strutture dell’ambiente mal posizionate, non è raro vedere qualche capanna, masso o albero levitare a mezz’aria o parti di terreno ancora mancanti, ma si tratta di difetti marginali che sicuramente verranno corretti di pari passo con lo sviluppo del gioco. Infine bisogna spendere qualche parola per le animazioni e l’IA. Per quanto riguarda gli animali, le loro animazioni sono abbastanza credibili e lo stesso dicasi per il protagonista e i mutanti, anche se i nemici tendono ad incastrarsi soprattutto nelle strutture da noi costruite e a volte quando vengono uccisi la ragdoll resta in piedi. Non si può dire lo stesso dell’IA: gli animali compaiono in maniera del tutto casuale e tendono a scappare quando ci avviciniamo, come dovrebbe essere, anche se scappano senza una metà e a volte tornano indietro verso di noi, mentre i mutanti si comportano in maniera insolita. Quando ci scoprono tendono ad osservarci da lontano e se ci avviciniamo tendono ad allontanarsi, tuttavia a causa della presenza di due diversi tipi di mutanti quest’ultimi a volte si attaccano fra loro e iniziano a correre o a girare in tondo senza più fermarsi. Quando invece siamo posizionati in un punto alto che può essere raggiunto solo saltando, i nemici ci accerchieranno e rimarranno fermi o al più cercheranno inutilmente di colpirci, finendo per incastrarsi sotto di noi. L’IA deve essere raffinata visto che anche il sistema delle effigi fatte coi pezzi di nemici non sembra avere l’effetto di tenere alla larga i mutanti, come invece dovrebbe essere. Se invece odiate la presenza dei mutanti potrete anche attivare una modalità senza questi ultimi, anch’essa richiesta a gran voce dai giocatori che sono stati accontentati, purtroppo in questo modo si perde gran parte della bellezza di questo gioco, che però rimane godibile poiché la natura rimarrà sempre nostra nemica.

Recentemente The Forest è stato aggiornato con la tanto richiesta modalità coop nonostante quest’ultima, almeno nella road map iniziale sarebbe dovuta arrivare più avanti nello sviluppo, ma per accontentare i fan che la richiedevano a gran voce e stata aggiunta fin da ora. Al momento il matchmaking attraverso Steam non è presente, quindi l’unico modo di giocare con un amico è quello di creare una sessione e scambiarsi i propri indirizzi IP. Il sistema è un po’ macchinoso, ma verrà semplificato notevolmente con i prossimi aggiornamenti. Una volta entrati in partita – che saremo costretti a ricominciare daccapo – col nostro amico, The Forest cambia poco: è sempre lo stesso gioco, con gli stessi pregi e difetti, con però la possibilità di giocare con un amico, aspetto che velocizza moltissimo i tempi di costruzione e crafting. Per poter comunicare è presente una chat in-game che però ogni tanto nasconde i testi, soprattutto quelli più lunghi. Non potendo ancora personalizzare il proprio alter ego, entrambi i giocatori vedranno lo stesso personaggio che a onor del vero presenta delle animazioni davvero orribili se visto in terza persona. La differenza sostanziale della modalità coop rispetto a quella a giocatore singolo è l’impossibilità di raggiungere il game over. Nel single player, quando si muore bisogna ricominciare tutto dall’inizio, online invece ricomparirete nel luogo di schianto dell’aereo senza oggetti, che però recupererete automaticamente quando raggiungerete il punto in cui siete morti in precedenza. La soluzione, seppur faccia perdere la componente survival del gioco ben si adatta alla coop. Sfortunatamente al momento salvare in multiplayer equivale a sovrascrivere il salvataggio del giocatore singolo solo per l’host della partita.

The Forest – Now with Multiplayer


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