Ogni spirito profondo ha bisogno di una maschera: e più ancora, intorno a ogni spirito profondo cresce continuamente una maschera, grazie alla costantemente falsa, cioè superficiale interpretazione di ogni parola, di ogni passo, di ogni segno di vita che egli dà (Friedrich Nietzsche)
Lasciato alle spalle l’ennesimo Carnevale, posate sulla sedia vesti sgargianti e idee bizarre, siamo ancora storditi e persuasi dai colori forti e dalle risate ilari e festose di un evento che nasconde ludi e fasti, che mostra folklore, che lascia stanchi ma appagati.
E se nella tendenza e nelle indoli più intime e profonde degli uomini la voglia e l’istinto di posare una maschera sul proprio volto ha, il più delle volte, il senso di voler far intraprendere un nuovo corso ai giorni della festa, per altre persone la maschera assume mille e sfaccettati significati tutti da interpretare e da comprendere.
Noi di The Freak, questa settimana vogliamo regarlarvi le note su cui I pensieri dei Freaks hanno cucito le loro personali interpretazioni sul significato essenziale o ispiratore che LA MASCHERA rappresenta.
Il gioco, il mistero, lo scherno, il voler celare una natura scomoda, il voler mostrare una faccia insolita, il voler comunicare tutte le consistenze di cui sono fatte le rispettive personalità, e altro ancora.
Vi chiediamo di rimettervi le vostre maschere che avete levato ieri notte e di farvi trascinare ancora per poche ore nella musica che esse rievocano.
Coprite il volto e perdetevi nella musica che, come direbbe Shakespeare, vi aiuterà a trovare le vostre migliori intenzioni.
Memoirs of a Gesha soundtrack – Becoming a Gesha
Cherry Lips – Garbage
Galvinize – The Chemical Brothers
Disco Labirinto – Subsonica feat. Bluvertigo
Mentre tutto scorre – Negramaro
Games for Days – Julian Plenti
He’s back – Alice Cooper
Behind Blue Eyes – The Who
L’uomo più furbo – Max Gazzè
Dmitri Shostakovich – Waltz 2 from Jazz Suite Eyes Wide Shut Soundtrack