Sarò assolutamente sincero con chiunque segua il blog o capiti qui per caso: stasera volevo andare a vedere le Tartarughe Ninja. Non perché sia un fan sfegatato di tutto quello che ho prodotto (o creato) da Michael Bay, o perché Megan Fox sia un’attrice a dir poco procace…ma perché, cavolo, sono le Tartarughe Ninja…ci sono cresciuto con sta roba. Comunque fatto sta che in maniera del tutto dittatoriale, chi ci ha portato al cinema ci ha condotto anche nella sala 3, nella quale veniva proiettato questo The Giver, firmato da Philip Noyce, uno che oltre un bel po’ di film che avete visto e dimenticato ha realizzato anche quella figata anni ’80 detta Furia Cieca con Rutger Hauer. Il film, comunque, è anche tratto dal primo di una serie di romanzi di Lois Lowry che se siete degli adolescenti in cerca di emozioni probabilmente conoscete…altrimenti come me, no.
Sebbene il tutto è descritto come distopico, l’inizio della storia presenta una società piuttosto opposta, quindi utopica. Una società fatta di uguaglianza, dove tutti sono abbastanza contenti. Ci sono delle regole stringenti, ovvio, ma a nessuno danno fastidio. Il più grande passo di questa società per raggiungere la perfezione, però, è stato quello di rinunciare al proprio passato e alle emozioni più profonde. Tutti i ricordi del passato sono conservate da un solo uomo, detto il raccoglitore di memorie, capace di trasmettere con il solo contattato quei ricordi e quelle sensazioni al prossimo “prescelto”. Il protagonista del film è proprio questo giovane ragazzo, prescelto come prossimo raccoglitore che quindi inizia il suo addestramento (o passaggio di ricordi) con il vecchio. Gioie e dolori della vecchia terra (la nostra) che faranno sorgere dubbi nel giovane, che inizierà a vedere il suo mondo perfetto come qualcosa di limitante e di fatto distopico.

Il film, però, nel complesso si fa anche guardare, complice il fatto che non c’è mai un vero cattivo nella storia, ma tutti pensano di agire per il giusto di tutti e mai per se stessi. Sono semplicemente due visioni del mondo che contrastano e una deve vincere, ovviamente lo farà quella che più si avvicina ai nostri standard e che anche noi riteniamo giusta (anche se con qualche remora).





