Impatto visivo fotorealistico, gameplay semplice nell’apprendimento ma difficile da padroneggiare, multiplayer e tanto altro. Il tutto immerso nel verde della natura che solo i campi da golf possono regalare. HB Studios punta su questo per il suo The Golf Club.
La software house punta anche su un gioco che riesca a differenziarsi dalla serie di EA Sports ed a portare qualcosa di suo nel mondo delle simulazioni golfistiche per Pc, PlayStation 4 ed Xbox One. Insomma, punta a lasciare il segno.
Da qualche tempo in fase Early Access su Steam, noi vi parleremo, in queste nostre prime impressioni della versione Pc Windows, che – vi anticipiamo fin da ora – può essere senza dubbio preso in considerazione se si vuole un gioco di golf diverso da quelli proposti negli ultimi anni dall’egemonia EA Sports. La produzione che andremo a descrivere ci riporta alla mente ai bei tempi quando ci si divertiva a realizzare i propri campi da golf con i vari Jack Nicklaus Unlimited Course e Design o si ammirava il dettaglio dei grandi percorsi presenti in Links (anche su C64).
E’ doveroso ricordare come il gioco sia giunto alla versione 0.8 e quindi si stia sempre più avvicinando alla versione 1.0.
SIMULAZIONE INDIE, GAMEPLAY INTUITIVO
HB Studios è famosa per alcuni suoi titoli sportivi. Non ultimo quelli sul rugby (realizzerà Rugby 15). E comunque conta su un team esperto e capace che si è cimentato sui green e fairway di questo The Golf Club.
Ne nasce una simulazione con un gameplay intuitivo, senza grossissimi fronzoli che va dritto al punto ma non per questo facile da padroneggiare. Tutt’altro. Ogni colpo, infatti, richiederà la massima attenzione ed accuratezza perché vedere la propria pallina prendere traiettorie indesiderate ed andare ad intrappolarsi nell’erba alta, nei bunker di sabbia o, peggio ancora, finire in acqua, può trasformarsi in atroce realtà.
Bisognerà fare un po’ di pratica supplementare se si gioca con mouse e tastiera mentre col joypad della Xbox 360 le cose vanno decisamente meglio anche se, ripetiamo, sarà importante non distrarsi troppo.
Si usa la levetta analogica sinistra per il tiro e bisogna fare movimenti secchi e decisi per avere più precisione possibile.
Un funzionamento simile a quanto avviene con i giochi di golf da diverso tempo a questa parte (Links 2004 sulla prima Xbox insegna). Un sistema che ha soppiantato quello visto dai primi anni ’80 fino alla seconda metà degli anni ’90 (a tre colpi) nei quali si utilizzavano i pulsanti per dosare forza, effetto e coordinazione del tiro.
In termini spicci, tutto funziona come deve con i menu pratici ed in grado di fornire le informazioni che servono come ad esempio la distanza dalla buca, la mazza (presente tutto il set del golfista che si rispetti dal driver ai vari legni e ferri al putter) che si sta utilizzando e la distanza che potenzialmente può far fare alla pallina, nonché le informazioni ambientali.
E’ possibile anche con semplici comandi impostare lo stile del tiro per fare dei colpi speciali come gli approcci verso il green a “pallonetto”, o ancora effettuare tiri per disimpegnarsi dai bunker o dalle erbacce o, in ultimo, tirare a mezza altezza per evitare rami e fronde degli alberi.
UN GIOCO DI GOLF GRANDE, HA BISOGNO DI UN EDITOR GRANDE
Passiamo al tratto distintivo di The Golf Club, ossia l’editor di percorsi. In questa fase, il gioco propone dapprima le scelte ambientali, ovvero se costruire il nostro circolo su una zona alpina, desertica, rurale ed altro ancora, il numero di buche (solitamente le scelte più popolari sono tracciati di 9 e 18 buche) le caratteristiche morfologiche, ossia in che percentuale bisogna porre questi fairway in zone montagnose, o quanta sabbia debba esserci e la presenza dell’acqua e di vegetazione.
Fatte queste primissime scelte, si potrà poi andare nel dettaglio di ogni singola buca settando il par (ossia il numero di colpi con i quali si deve imbucare la pallina), e su questo influisce la distanza dal tee di partenza alla bandierina, ma anche e soprattutto la presenza di bunker di laghetti o di corsi d’acqua, modificando quelli presente durante le prime fasi di “editing generale” e non solo dal punto di vista estetico ma anche pratico. Sarà possibile sceglierne infatti la profondità.
Una delle migliaia di buche realizzate dagli utenti. Incrocio curioso con un cervo proprio in mezzo ad un fairway attraversato da un corso d’acqua sul quale naviga una barca a vela…
Sarà possibile, inoltre, aggiungere cottage e costruzioni tipiche presenti nei club golfistici come eleganti e suggestivi ponti di legno o in pietra, cascine e molto, molto altro. Una volta presa la mano sarà divertente realizzare quasi tutto quello che si voglia. Si possono aggiungere anche degli animali selvatici (che però sono piuttosto fermi).
Ovviamente con l’avanzamento della versione, se non altro fino alla 1.0 che segnerà l’edizione destinata al grande pubblico (ed alle console) ci saranno delle novità.
TORNEI, TOUR, PARTITE ONLINE ED ALTRO
The Golf Club vanta di una sorta di struttura social. Partite singole, Tour e Tornei in diverse specialità. Ssi potrà testare la propria abilità golfistica con gli utenti che hanno già provato quel circuito. I colpi, infatti, sono registrati in tempo reale dai server del gioco e funziona come un multiplayer asincrono. Per intenderci come le ghost car altrui nei giochi d’automobilismo.
A dare la sensazione ghost car è anche la visuale della pallina tirata dal personaggio. Sono presenti classifiche online ed altre opzioni social saranno aggiunte per completare questo interessante segmento di gioco.
TECNICAMENTE
Non abbiamo troppo da eccepire dal punto di vista tecnico. Ne parleremo meglio quando scriveremo la recensione sul gioco finito.
Il gameplay funziona come deve, mentre l’editor appare già fin da ora piuttosto interessante. I menu sono spartani ma fanno il loro dovere e sono comodi soprattutto se pensiamo che il gioco sarà fruibile anche su console.
Graficamente parlando appare fin da ora notevole la resa dell’acqua con le sue animazioni. Così come i dettagli e varietà della vegetazione. Le texture degli alberi appaiono di buona qualità. Bene anche le luci e le ombre. Le nuvole non ci hanno colpito particolarmente. Ma non possiamo di certo stare a guadarle. Eppur si muovono…
Il dettaglio scalabile su Pc permette di perdersi nei dettagli o di scegliere performance più veloci per favorire il gameplay soprattutto con schede grafiche non di prima fascia.
Tuttavia l’aspetto visivo appare gradevole ed è accompagnato da buoni effetti sonori ambientali. Il motore Unity è stato piuttosto sfruttato dagli autori.
COMMENTO
Interessante. The Golf Club promette agli appassionati di golf un buon gioco con un gameplay paragonabile a titoli ben più blasonati (almeno dal punto di vista delle licenze). E se è verissimo (ne siamo fermamente convinti) che non servono scarpette firmate o abbigliamento ricercato su licenza per divertirsi, men che meno a golf, è altrettanto vero che HB Studios punta alla concretezza.
I più creativi, inoltre, apprezzeranno l’editor piuttosto potente e abbastanza dettagliato che ha già permesso a molti utenti di “partorire” le proprie creature e metterle a disposizione del pubblico. Non si contano i circuiti in rete di diverse matrici: dai più stravaganti con paesaggi estremi ad altri che rappresentano un vero e proprio tripudio per gli occhi.
Sul fronte gameplay, possiamo dire che è già solido anche se manca qualche cosa che ci sfugge. E’ indubbio, invece, che il titolo strizzi l’occhio alla simulazione puntando al realismo. Ed alcuni passaggi sono frustranti benché il concetto sulle meccaniche sia piuttosto chiaro. Abbiamo notato, ma questo è probabilmente dovuto ai limiti del nostro Pc, diversi rallentamenti in fase di navigazione tra i menu. Nulla di insormontabile. Qualche rifinitura ed andrà meglio. Detto questo, SPA-GHET-TI!
PREGI: Grafica ben fatta. Gameplay immediato ma al tempo stesso difficile da padroneggiare in poco tempo. Editor già interessante e sufficientemente potente.
DIFETTI: Alcuni passaggi possono essere frustranti ed il joypad è caldamente consigliato onde evitare figure davvero poco edificanti dal punto di vista sportivo. Qualche rifinitura mancante qua e la. Tecnicamente valido si, ma qualche incertezza nella fluidità.