La serie che ha catturato il mio interesse è The Good Wife(non so quanti di voi la seguono) ma in pochi minuti mi ha mostrato tutto quello che mi bastava per farmi rimanere impressa la puntata. Per chi non avesse visto l'episodio, attenzione agli SPOILER, per chi invece è semplicemente interessato deve sapere innanzitutto di cosa stiamo parlando...
Will (Josh Charles) è un avvocato che ha avuto una storia con Alicia (Julianna Margulies), anch'essa avvocato, ed è sposata con Peter (Chris Noth), governatore dell'Illinois (non vi dico i vari motivi di questo triangolo amoroso perché sono cinque stagioni e potrei starci giornate intere XD). I due avvocati hanno lavorato a stretto contatto per molto tempo finché lei ha deciso di lasciare lo studio portandosi via parte dei clienti di Will e avviarne uno tutto suo insieme al suo socio Cary (Matt Czuchry). In questa puntata i due ex-amanti si ritrovano a dover discutere in aula un caso a cui hanno lavorato insieme un weekend e che ora ritorna perché sembra che Alicia sia diventata l'ereditiera di un immensa fortuna. Will, da bravo avvocato-amante-ferito, cerca di dimostrare come lei abbia "manipolato" quest'ultimo attraverso una serie di domande che farà l'indomani al processo.
La prima cosa che mi ha colpito della scena è stata la bravura dell'attore, io personalmente non sopporto il suo personaggio, ma qui riesce a restituire tutto lo spessore dell'emozione che prova, un misto tra il dolore per la loro storia finita (anche se ancora non si conosce bene il motivo) e la rabbia di come lei abbia lasciato lo studio con una mossa così “meschina”.
Altro particolare che mi ha impressionato è come la scena gioca con le linee temporali. Infatti, si passa dalla realtà, in cui lui scrive le domande dell'interrogatorio che farà l'indomani con le ipotetiche risposte di Alicia, prevedendo così un certo percorso. Per poi passare al tema dell'immaginazione (o onirico come dicono molti intellettualoidi) e questo lo si vede nei primi piani di Alicia che "guarda in macchina" e risponde alle domande. Inseguito questa ha una progressione, che prima diventa una sovrapposizione anche a livello di dialogo, in cui si sente "la stessa risposta" da parte di entrambi ed infine diventa del tutto irreale attraverso quella breve sequenza di loro due in tribunale, in cui entrambi riescono a parlarsi come non si parleranno (forse) mai.Infine un'ulteriore percorso viene introdotto dal ben amato flashback, che ci mostra come era la situazione in passato, quando erano insieme su quel caso, mostrando perlopiù il loro rapporto e il motivo per cui lui conosce tutte le sue "ipotetiche" risposte e soprattutto le domande, chiudendo così il cerchio della narrazione e della scena.Ora non so voi, ma a me raramente capita di vedere sul piccolo schermo una lettura così specifica (per non dire elaborata) di una scena. Ciò di cui si “vanta il cinema” è la possibilità di avere più piani di ascolto rispetto alla televisione. Ma pur essendo questo molto vero, devo dire che qui la differenza la fanno la qualità del lavoro: di scrittura, d'interpretazione e poi di produzione (regia e montaggio), non c'è nulla di originalissimo, ma l'emozione della storia arriva completamente allo spettatore...e questo è tanto!!!E ora la palla passa a voi...Vi è mai capitato di vedere quell'episodio, o come in questo caso una scena, che per un istante è andata “oltre” nel farvi vedere le cose e che magari vi ha fatto premere il tasto pausa e dire “Oh mio Dio" oppure "aspetta un attimo...devo rivedermelo!”Fatemi sapere che sono curiosa!!!
Alla settimana prossima!Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia