Un gioiellino di grazia ed estetica.. il nuovo film di Wes Anderson stupisce inizialmente per la cura con cui è 'confezionato', per i costumi dei protagonisti e per lo stile anni '20 e per il mondo che ha saputo creare. Se questa grande capacità visiva e 'visionaria' non è certo una novità per il regista americano, va detto che con Grand Budapest è riuscito a vestire alla perfezione non solo i protagonisti in carne e ossa, ma a rendere unico e speciale proprio l'immaginario Grand Budapest Hotel, microcosmo perfetto che resta impresso nella mente dello spettatore come se fosse esso stesso un personaggio del film.
La storia ruota attorno alla figura del concierge del Grand Hotel, Monsieur Gustave e del suo protetto tuttofare Zero, immigrato apolide, che si trovano coinvolti in una serie di avventure semiserie e surreali in seguito alla morte per omicidio di un'anziana e ricca signora ospite dell'albergo e 'confidente' di Monsieur Gustave. Il film si sviluppa quindi a cavallo tra il presente e gli anni '30 ed i vari livelli narrativi così come le avventure vissute dai protagonisti si aprono e chiudono come tante scatole cinesi in cui l'unico onnipresente protagonista resta proprio l'Hotel, che scandisce e accompagna il trascorrere del tempo con la sua lenta e inesorabile decadenza.
Un cast di tutto rispetto accompagna il film, dal protagonista Ralph Fiennes a Jude Law (lo scrittore), Willem Dafoe (il killer), Tilda Swinton, Adrien Brody e Edward Norton (il capo dell'esercito). Una nota sul talentuoso Willem Dafoe: è sposato dal 2005 con un'attrice italiana e sarà Pierpaolo Pasolini nel prossimo film di Abel Ferrara.
«Per la realizzazione dei costumi di questa storia, ambientata nell'immaginaria repubblica di Zubrowka in un periodo a cavallo tra le due guerre, abbiamo avuto un approccio olistico, definendo il look dei personaggi dalla testa ai piedi» ha raccontato Milena Canonero a Vanity Fair America. «Non ci siamo limitati a ispirarci alle persone reali del tempo, ma anche a fotografi come Man Ray e George Hurrell o pittori come Kees Van Dongen, Tamara de Lempicka, George Grosz e Gustav Klimt dipinto, per esempio, su uno degli abiti di Madame D».
Se avete amato come me lo stile inconfondibile del film, sicuramente siete usciti dal cinema con in testa i coloratissimi e zuccherosissimi dolci di Mr. Mendl's, i Courtesan au Chocolat, che hanno tra l'altro un ruolo importantissimo nella vicenda. Abbiamo scovato per voi la ricetta che potete provare a rifare cliccando qui. Tra l'altro si dice che siano ispirati alle Religieuse create in Francia per Caterina dè Medici nel 1540.
Prima di intraprendere questa realizzazione, vi consiglio però di avere dimestichezza con la realizzazione della glassa di zucchero, essenziale per la buona riuscita di questo genere di dolci (se ti piace il cake design rileggi questo post).
Ingredienti:
200 gr. di zucchero a veloacqua
1 albume d'uovo
Mettete lo zucchero a velo in un pentolino. Aggiungete l’acqua e accendete il fornello, mantenendo la fiamma al minimo. Mescolate, attendete circa un minuto e incorporate anche l’albume d’uovo, senza smettere di mescolare. Appena vi accorgerete che la glassa inizia a rapprendersi, spegnete il fornello e versatela sulla superficie della vostra torta. Attendete che si solidifichi e servite il dolce. Accorgimenti: Versate l’acqua poco alla volta, sempre continuando a mescolare, in modo che il composto risulti liscio e omogeneo. Aggiungendo delle gocce di colorante alimentare potete realizzare tante varianti, così da ricreare i vostri personali dolcetti di Mr. Mendl's!