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The Grand Budapest Hotel - Wes Anderson colpisce ancora
Creato il 23 aprile 2014 da Monica @lovedlens«Vedete, ci sono ancora deboli barlumi di civiltà lasciati in questo mattatoio barbaro che una volta era conosciuto come umanità. Infatti è quello che abbiamo a disposizione nel nostro modesto, umile, insignificante ... oh, fanculo! ».
Andare al cinema per vedere un film di Wes Anderson è un po' come andare nel proprio ristorante preferito. Sai benissimo quali sono i piatti più gustosi, conosci a memoria il menù, il personale è sempre lo stesso da anni, eppure nonostante tutto sembri sempre uguale a se stesso ci torni, non solo perché sai di poter trovare in quel posto un'atmosfera accogliente e familiare ma soprattutto perché, nonostante il fatto che il menù non cambi mai e tu conosci tutti i piatti a memoria, lo chef troverà ugualmente un modo per stupirti, regalandoti per l'ennesima volta un'esperienza assolutamente gradevole e irripetibile, che ti spingerà a tornare presto al ristorante.Il cinema di Wes Anderson per me è tutto questo.The Grand Budapest Hotel è un gran bel film, uno di quelli che non ti fanno assolutamente pentire di aver pagato il biglietto all'ingresso, che ti fanno uscire dalla sala cinematografica con il sorriso stampato sulle labbra e soprattutto con la soddisfazione di aver goduto, una volta tanto, di una bella pellicola. Gli elementi tipici del cinema di Anderson ci sono tutti: l'attenzione maniacale per i dettagli, le inquadrature perfettamente simmetriche, i colori pastello dal retrogusto vintage, gli attori "feticcio" (quelli che per intendersi, pur di poter lavorare nuovamente con il regista, si accontentano di apparire sul grande schermo anche solo per pochi minuti) e una trama semplice ma d'effetto. Tutti questi elementi concorrono a creare una sorta di continuità stilistica senza però lasciare allo spettatore la sensazione di aver visto un film uguale a quelli precedenti. Una pellicola eccentrica, veloce, assolutamente brillante, raffinata, intelligente e sorprendentemente divertente grazie alle sue gag surreali farcite di leggerezza. Non mancano gli omaggi ad un certo tipo di comicità tipica del cinema d'epoca, da Chaplin a Wilder, senza però subirne l'influenza: lo spettatore infatti rimane per tutto il tempo della visione ancorato in un universo tipicamente andersiano. Insomma un bel film che sicuramente vi regalerà due ore di puro piacere. Io personalmente credo che a questo giro farò il bis ... Del buon cinema non mi stanco mai. Dunque, se ancora non lo avete visto, non mi resta che consigliarvelo "profumatamente"!
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