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The Grandmaster

Creato il 05 ottobre 2013 da Arpio

The-grandmasterNell’attesa di vedermi Gravity questa sera, ho passato la mattinata a vedere questo nuovo film di Wong Kar-wai sulle arti marziali. Protagonista della pellicola il Maestro Yip man, colui che ha portato alla ribalta in Cina il Wing Chun e lo ha insegnato anche a Bruce Lee. Dice, ma non avevano già fatto un film su di lui? Eh già si chiama Ip man ed è del 2008, ma il regista che l’ha diretto è praticamente uno sconosciuto, quindi ne hanno fatto un altro, abbastanza diverso da quello del 2008, ma con protagonista lo stesso personaggio. La differenza fra i due film è abissale, per quanto entrambi mi abbiano fatto dire un sonoro ed efficace “meh”.

Nel film di Kar-wai Yip man non si chiama Yip man, ma Ye Wen che è la lettura originale (credo) in cinese, comunque è la stessa cosa poco da dire. Se uno si aspetta un film sulla vita e i combattimenti di Yip man, beh…è il film sbagliato. Il protagonista del film appare per neanche metà del tempo e in tutto combatte 2 o 3 volte. Il resto del film è centrato su altri personaggi, come la figlia del presidente delle scuole di arti marziali del Nord che rompe culi in giro per la Cina. La pellicola mira a mostrare parte della vita del Maestro, lasciandone nascosti volutamente altri (trattati più approfonditamente però dal film del 2008) come il contrasto all’invasione Giapponese della Cina di Yip man.

La foto finale con un giovanissimo Bruce Lee

La foto finale con un giovanissimo Bruce Lee

Durante tutto il film si riesce a percepire la poesia della regia di Kar-wai che fa sempre la sua porca figura, peccato che nella prima ora non si capisca una beata mazza di nulla. Come in molti film cinesi spesso accade, le parole che vengono dette non vanno d’accordo con le immagini, o meglio, mentre un personaggio sta parlando non viene inquadrato quasi mai, ma si vedono flashback o flashforward dello stesso che fa altra roba. La pellicola raggiunge vette di non sense quando presenta il personaggio de “Il rasoio”, prima agente nazionalista cinese poi maestro di arti marziali. Da sottolineare che questo personaggio non c’entra un fico secco con tutta la storia e incontra uno dei personaggi principali una sola volta sul treno, dove i due neanche si parlano. Il rasoio compare altre due o tre volte ma non se ne capisce minimamente il motivo…chi è costui? perché ci viene fatto vedere all’interno di questa storia?
Uno mentre guarda il film si fa dei viaggi mentali assurdi. “Questo Ma San di sicuro alla fine dovrà scontrarsi contro Yip man” e invece no. “Eh ma questo Il Rasoio ora andrà da Yip man a chiedergli una sfida o a imparare qualcosa” e invece no. Durante tutta la pellicola Yip man non fa una mazza di nulla…inizialmente viene scelto dai Maestri di Fossan per rappresentarli in uno scontro, che poi alla fine uno scontro non è, ma da lì in avanti sarà un personaggio piuttosto inutile ai fini della storia.

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C’è da dire che le scene di lotta sono rappresentate veramente bene, senza quei fastidiosi effetti speciali cinesi di gente che vola o sta in equilibrio sui rametti delle piante come se non avesse massa corporea. Inoltre fra i protagonisti c’è Zhang Ziyi, che è forse la più bella attrice cinese di sempre (protagonista anche in Memoria di una Geisha). Per il resto, sarò stupido io, ma non sono riuscito a capire a cosa servisse questo film. Graficamente bello, poetico e impressionante, ma sicuramente una delle pellicole più futili di Wong Kar-wai.



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