A partire dall'11 gennaio, la Cineteca di Bologna porta in sala e contemporaneamente in DVD il nuovo restauro di "The Great Dictator", nell’ambito del progetto “Il cinema ritrovato”.
Il grande dittatore è un film politico nel senso universale del termine. Le vicende parallele del piccolo barbiere ebreo e del dittatore di Tomania, in cui l’elemento comico si coniuga felicemente con quello drammatico, mettono in scena la sopraffazione dei diritti e delle libertà squarciata da un grido finale di speranza. È un film profetico, perché anticipa molti avvenimenti del tempo (sebbene Chaplin non conoscesse le reali dimensioni della Shoah). Ed è un film coraggioso perché attacca ferocemente il totalitarismo europeo nel momento in cui conseguiva il maggior consenso (tantevvero che la lavorazione venne inizialmente osteggiata dagli ambienti statunitensi più conservatori).
Il celebre discorso conclusivo fu considerato rivoluzionario rispetto ai modelli hollywoodiani. In origine Chaplin aveva girato un finale diverso, con i soldati che gettano le armi e si mettono a ballare, dopo la capitolazione della Francia lo cambiò nella forma che oggi vediamo. Risulta ancora attualissimo pur se pervaso da quell’ottimismo della ragione che, in quest'epoca storica, non tutti si sentono di condividere.
The Great Dictator (Il grande dittatore), di Charles Chaplin, con Charles Chaplin, Paulette Goddard, Jack Oakie, Reginald Gardiner (USA, 1940, 126’).