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Dopo l'action cazzeggio di Smockin' Aces e A-Team (non ne parlo in modo dispregiativo, sia ben chiaro) Carnahn, con The Grey, torna ad essere serio, anzi serissimo, per non dire tetro, come già ci aveva stupito col suo bellissimo e brutale Narc.
Lo scontro messo in scena è quello ormai millenario dell'uomo contro la natura, con l'animale meno adatto a vivere nel selvaggio (per l'appunto l'uomo, ancora di più se civilizzato) alle prese con freddo, scarsità di cibo e famelici e vendicativi lupi. The Grey è un film teso, dall'inizio alla fine. Caranahan lascia veramente pochi spiragli per tirare un sospiro di sollievo, mostrando spesso l'inesorabile con glaciale freddezza. Tutto il film è appoggiato sulle possenti e sapienti spalle di Liam Neeson che, come avrete notato, ben si presta nelle parti dell'uomo vissuto e turbato.
Un buon film di intrattenimento, con un sapiente uso dell'ambientazione ostica ma bellissima dell'Alaska, un'ottima calibrazione del ritmo e in linea di massima credibile.
Tra Alive (che viene verbalmente citato), Cliffhanger e pure un pizzico di Frozen!
Imdb
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