E’ davvero incredibile che per leggere qualcosa attinente alla realtà bisogna andare a spulciare i giornali inglesi: la media potenza, alleata degli Stati Uniti ci fornisce attraverso il The Guardian (il titolo dell’articolo “Young, qualified and jobless: plight of Europe’s best-educated generation“), quello che i nostri giornalisti asserviti hanno paura a segnalare: la presenza di una generazione perduta – che non si ferma ai 24 anni, anzi – di europei con titolo di studio, ma senza lavoro e prospettive. Trentenni che tirano avanti con 400- 500 euro al mese, che non avranno mai una pensione e quindi cure e servizi.
Mentre i nostri giornali raccontano le avventure di Letta e dei suoi fratelli, consideriamo questo uno dei temi da affrontare al più presto. Il giornale inglese elenca alcuni casi di italiani, greci, europei, molto titolati, ma senza uno straccio di lavoro, che per sopravvivere si adeguano a fare di tutto: lavori nei campi, nei ristoranti, nei call center: e non sarebbe questo il problema; il problema è che questi impieghi fruttano al massimo 600 euro al mese di media, lasciano sotto la soglia di povertà tutte le generazioni, che non sono più future, ma presenti. Niente tutele, niente cure, niente pensioni.
Quello che stupisce è inoltre la mancanza di proteste adeguate o, meglio, di organizzazione: una società del tutto liquefatta che non consente nessuno spazio per la politica. Ma lo spazio per l’informazione e per l’azione bisogna guadagnarselo.