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The Gunman

Creato il 25 maggio 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
  • Anno: 2015
  • Durata: 115'
  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Genere: Azione
  • Nazionalita: USA, Francia, Spagna
  • Regia: Pierre Morel
  • Data di uscita: 07-May-2015

The Gunman è l’altalenante trasposizione cinematografica del libro Posizione di tiro di Jean – Patrick Marchette. Diretta da Pierre Morel, la pellicola è disponibile nelle sale italiane dal 7 Maggio 2015 distribuita da 01 Distribution.

Sinossi: Congo, 2006. Jim Terrier, rinomato agente speciale internazionale, fa parte di una squadra d’azione che protegge alcune associazioni umanitarie in Africa. Qui conosce Annie e se ne innamora perdutamente ma, dovendo uccidere un Presidente corrotto, è costretto a scappare all’estero senza lasciare tracce. Dopo 8 anni di anonimato, tre sicari provano ad ucciderlo e lo costringono a tornare sui suoi passi per fermare il responsabile.

Recensione: Dopo aver diretto l’adrenalinico Taken – Io vi troverò, il regista Pierre Morel torna in cabina di regia per firmare The Gunman, trasposizione cinematografica di Posizione di tiro, enfatico romanzo di Jean – Patrick Marchette. Trasformando il protagonista originale da uomo emotivamente fragile a guerriero vendicativo e pericoloso, Morel punta l’attenzione sulla rabbia, sulla frustrazione e sulla dannazione che connota ogni giornata della sua vita. Jim Terrier, infatti, è un uomo solitario e taciturno che è realmente pentito delle sue azioni passate e sfoga il suo esasperato bisogno di redenzione, aiutando le persone in difficoltà. Unendo i temi classici della love story ai ritmi caotici e scostanti di un film d’azione senza un nesso apparentemente solido, il prodotto risulta altalenante e grottesco.

Nonostante le premesse, Sean Penn, attore istrionico e camaleontico, non è al massimo della forma, non entra realmente nel personaggio e, incurante della massiccia dose di muscoli, non riesce a suscitare empatia nel pubblico. Neanche i virulenti movimenti di macchina e le concitate scene d’azione permettono alla narrazione di essere sufficientemente coinvolgente ed entusiasmante perché già appesantita dalla vena moraleggiante presente sin dai primi fotogrammi. Colpevolizzando eccessivamente le grandi multinazionali per lo sfruttamento delle risorse minerarie nei paesi del terzo mondo, infatti, The Gunman, finisce ben presto per fare il verso unicamente a se stesso.

Martina Calcabrini



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