Le “Duc de l’Omelette” presenta una situazione simile a quella di “Bon Bon”. Qui però l’incontro fra il duca dell’Omelette e il diavolo si svolge direttamente nell’aldilà, dopo il trapasso del duca. Egli gioca a carte la propria salvezza, vince e può lasciare l’inferno, ma la situazione più paradossale e divertente è costituita dalla sua morte: “De l’Omelette perished of an ortolan.”
Il duca, raffinato esteta, è solito far arrivare alla sua tavola tutte le più prelibate leccornie da ogni parte del globo. Ma quando, un brutto giorno, avendo richiesto il famoso uccello della regina “La Bellissima del Perù”, si vede recapitare un misero ortolano, muore di disgusto. La comicità di questa situazione è rafforzata dal tono da favola con cui è narrata.
Six peers of the Empire conveyed the happy bird
Il personaggio del duca è comico al pari della vicenda di cui è protagonista. È ridicola la sua impazienza, mentre attende l’uccello fatale.
Unable to restrain his feelings, His Grace swallows an olive
Tale impazienza, infatti, originata da un oggetto culinario non può che esplicarsi tramite l’azione del mangiare qualcosa.
continua…
