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The Hateful Eight (2015)

Creato il 31 gennaio 2016 da Babol81
Dear Quentin,
Hello. It's me (leggilo con la vode di Adele, per favore). Sono passati quattro anni dall'ultima lettera d'aMMore che ti ho scritto e sinceramente sono un po' arrabbiata. Innanzitutto, non hai mai risposto ma pazienza, so che mi pensi sempre tanto; seconda cosa, alla prima di The Hateful Eight a Roma c'era persino quella pucchiacca della D'Urso, ti costava tanto togliere il posto a lei e darlo a me? Tra l'altro, dovresti sapere che abito a Savona quindi poteva anche mettermi male andare a vedere il film proiettato in 70 mm come volevi tu ma, per fortuna, a questo ho posto rimedio: sono partita, sono andata fino all'Arcadia di Melzo (un postaccio, mi perdonino i Melziani, anche se il multisala dentro è davvero IL trionfo), solo per fare la Tua Volontà. E quanto ho goduto, santo Te.
The Hateful Eight (2015)
'sti profani: "che differenza passa tra la versione 70 mm e quella normale?". Beh. Tolto che, almeno all'Arcadia, lo schermo era talmente grande e le immagini talmente profonde, ben definite e ricche che sembrava di essere DENTRO il film, a ghiacciarsi il midollo nella tormenta di neve o a passeggiare tra le quattro mura dell'emporio di Minnie sfiorando i personaggi presenti. E poi. Quattro minuti di Ouverture, a godersi l'inquietante melodia che il Maestro Morricone ha realizzato per il film senza che nessuna immagine scorresse sullo schermo, pregustandosi l'atmosfera di un western che tale non è, più giallo e horror che racconto di frontiera; la possibilità di avere inquadrature più ampie, consentendo allo spettatore di cogliere dettagli impensabili per un formato "moderno" (aspetto di vedere anche la versione digitale per capire meglio le differenze ma, Quentin bello, anche il mio occhio non allenato ha percepito la meraviglia!); un intermezzo di 12 minuti esatti, dopo il quale il film, per una volta volutamente interrotto al punto giusto, riprende con la tua garrula vocetta narrante a fare da ironico contrappunto alle tesissime vicende appena passate sullo schermo. Basterebbero solo queste poche cose per giustificare un pellegrinaggio nelle tre sale italiane che proiettano The Hateful Eight in questo formato ma la mia competenza non è tale da riuscire a descrivere e farti capire quale esperienza folgorante sia stata la visione "in glorioso 70 mm" del tuo film, quindi mi fermo qui: tanto l'hai girato tu, lo sai.
The Hateful Eight (2015)
La storia, non te lo sto nemmeno a dire, l'ho adorata. Qualche vecchio barbogio che non voglio nemmeno nominare in una lettera destinata a te, ha osato dire che The Hateful Eight è noioso, pieno di dialoghi inutili, inconcludenti, altre bestemmie del genere. Ora, questa sensazione l'avevo provata nella prima parte di A prova di morte, sai benissimo che quel film tra tutti è quello che mi è piaciuto di meno (pur essendo sempre meraviglioso, ovvio!!!!), ma stavolta no, che ca**o. Ogni dialogo è funzionale, crea legami tra i personaggi, ci racconta qualcosa della loro personalità, viene ripreso nelle scene seguenti per arricchire di ulteriori significati le loro azioni, insomma, ogni parola spesa in The Hateful Eight (come anche ogni silenzio e ogni gesto) è INDISPENSABILE. Tre ore? Mi sono sembrate una e mezza, nemmeno. Alla fine ne volevo ancora. Quando comincia la parte "gialla", preceduta da un'infinità di scene atte a mettere dubbi non solo ai protagonisti ma anche allo spettatore, io ormai ero già catturata in quel "whoddunnit?" che parte dal primo incontro tra John Ruth e il Maggiore Marquis, ma ho dimenticato tutto nell'esatto momento in cui hai scelto di regalare a Samuel L. Jackson il ruolo migliore dai tempi di Pulp Fiction. Durante quel lungo monologo che conclude il primo tempo sono rimasta ipnotizzata, talmente appesa alle parole del Maggiore che il vero motivo del suo racconto ha colpito anche me come un colpo di pistola; poi, vabbé, è cominciata la peggior macellata dell'ultimo anno e vorrei conoscere UN solo spettatore capace di dire che The Hateful Eight è un film lungo, noioso ed inconcludente. A parte che ad un certo punto sembrava di vedere QUELLA puntata de I Griffin e mi sono sentita male per lo schifo e lo shock, sei riuscito a sconvolgermi non solo con il sangue ma anche con il tripudio di rivelazioni che ne è seguito, che hanno mandato a gambe all'aria buona parte del quadro accusatorio che mi ero fatta, ma anche con quel terribile flashback: in dieci minuti sei riuscito a spezzarmi il cuore e ad ammazzarmi d'ansia NONOSTANTE sapessi come sarebbe andata a finire la storia. Sei cattivo, ma ti amo.
The Hateful Eight (2015)
Ti amo anche e soprattutto per avermi restituito delle Iene in gran spolvero. No, dico: unire Le Iene al western, alla storia americana della guerra di secessione, alle atmosfere claustrofobiche de La cosa. Solo tu potevi riuscirci. Tu e la manica di "bastardi" che hai messo assieme. Un po' di diludendo l'ho avuto dalla consapevolezza che non hai sfruttato al meglio gli adorati Tim Roth e Michael Madsen, troppo defilati povere creature, anche se Ted il Tuttofare pareva voler uscire dalle vesti di Oswaldo Mobray e dare idealmente il cinque al Christoph Waltz di Django Unchained. Samuel L. Jackson e Kurt Russell sono favolosi, Walton Goggins è esilarante e sei riuscito persino nella non facile impresa di rendermi gradito quel mollume di Channing Tatum ma i fiori all'occhiello di The Hateful Eight sono Jennifer Jason Leigh e Bruce Dern. Bruce Dern, santo cielo, che si "limita" a fare il vecchio rincoglionito!!! Come sei riuscito a rendere un personaggio simile una delle colonne portanti dell'intera vicenda lo sai solo tu... ma parliamo di Jennifer: un mostro. Mai una donna estrapolata dal contesto di un film horror è riuscita a farmi così "schifo" e allo stesso tempo ispirarmi tenerezza e simpatia. La sua trasformazione da semplice criminale a terrificante strega ricoperta di sangue e senza alcuna parvenza di umanità sul viso non è solo frutto dell'incredibile lavoro di Nicotero, Berger e compagnia, questa donna ha lavorato sugli sguardi, sui gesti, sulla voce (ma che bella è la sua ballata???) ed è diventata l'unico personaggio di sesso femminile capace di tenere testa a delle divinità maschili in guisa di attori! Vogliamo darle l'Oscar? Io lo farei ma so che la Academy ha altri progetti, ahimé. Tuttavia, credo che lavorare in un tuo film sia già di per sé il premio di una vita. Ah, voto 11 anche per avere inserito la sempre carinissima Zoe Bell e il figlio numero 1, povero sfigato.
The Hateful Eight (2015)
In sostanza, aMMore mio, ho ADORATO The Hateful Eight. Probabilmente non entrerà nella cinquina dei tuoi film migliori ma ho già voglia di rivederlo e lo farò di sicuro, magari la settimana prossima, perché più ci penso più mi sembra meraviglioso. Sì, anche col doppiaggio italiano, nonostante quel paio di scelte scellerate (lo spagnolo parlato dal doppiatore italiano?? La canzone cantata prima in inglese POI in italiano? Eccheschifo, mettete due sottotitoli, santo Quentin!) e l'orrida voce che ti hanno appioppato. Ora ti saluto, "Mary mi sta chiamando", ha-ha. Ciccio, scherzavo: attendo tue nuove, non costringermi a scrivere una finta lettera di risposta come se fossi un Abramo Lincoln qualunque!!!
Sempre tua,
Bollina
The Hateful Eight (2015)
Del regista e sceneggiatore Quentin Tarantino ho già parlato QUI. Samuel L. Jackson (Maggiore Marquis Warren), Kurt Russell (John Ruth), Jennifer Jason Leigh (Daisy Domergue), Walton Goggins (Sceriffo Chris Mannix), Demián Bichir (Bob), Tim Roth (Oswaldo Mobray), Michael Madsen (Joe Gage), Bruce Dern (Generale Sandy Smithers), Zoe Bell (Judy Sei Cavalli) e Channing Tatum (Jody) li trovate invece ai rispettivi link.
James Parks (vero nome James Jean Parks), interpreta O.B. Jackson. Americano, lo ricordo per film come Fuoco cammina con me, Dal tramonto all'alba 2, Kill Bill - Vol. 1, Kill Bill - Vol.2, Grindhouse, Grindhouse - A prova di morte, Machete e Django Unchained; inoltre, ha partecipato a serie come Buffy l'ammazzavampiri, Walker Texas Ranger, Nash Bridges, X-Files, Numb3rs, CSI, Bones e 24. Ha 48 anni e due film in uscita.
The Hateful Eight (2015)
Tra gli altri attori segnalo la presenza di Gene Jones (protagonista di The Testament) nei panni di Sweet Jay. Parlando invece di chi non ce l'ha fatta, Viggo Mortensen avrebbe dovuto interpretare Jodie ma ha dovuto rinunciare perché impegnato in altri film; la morte di Jodie stesso avrebbe dovuto essere ben più brutale (mangiato vivo dai ratti dopo essere stato colpito da Warren e Mannix), così come quella del Generale (l'impatto del proiettile lo avrebbe dovuto spedire dritto tra le fiamme del camino) e di Warren (ucciso dalla stessa Daisy). In ultimo, The Hateful Eight è pieno di riferimenti ad altri film girati da Quentin: intanto si svolge nello stesso universo di Django Unchained, come testimoniano alcune delle selle presenti nelle scene, poi il personaggio di Tim Roth è sicuramente un antenato del Archie Hicox di Bastardi senza gloria. E queste sono solo un paio delle tante gioie nascoste in The Hateful Eight: se vi fosse piaciuto, recuperate TUTTA la filmografia di Quentin e riempitevi la vita d'aMMore! ENJOY!

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