Non so perché, ma già dalle prime inquadrature ho pensato ad "Assassinio sull'Orient Express". Strano, vero? Eppure il resto del film mi ha confermato che la mia sensazione non era del tutto sbagliata.
Luogo chiuso, un gruppo di estranei imprigionati dalla neve, un delitto, un colpevole da smascherare.
Questo ottavo film di Quentin Tarantino lo definirei un incrocio tra il genere western e Agatha Christie.
Certo, la firma di Tarantino si fa sentire nella classica divisione in capitoli, nei lunghissimi dialoghi, nei laghi di sangue e la violenza spettacolarizzata.
Super splatter come al solito, ma solo dopo una noiosissima prima ora del film.
Dalla prima vittima in poi la tensione sale e i personaggi si rivelano.
Insomma, come ogni giallo che si rispetti, il colpevole e tutte le spiegazioni del caso arrivano alla fine.
"The Hateful Eight" non mi è piaciuto come speravo, però riconosco che c'è della qualità. Dai costumi alle tecniche di ripresa, tutto è curato al dettaglio.
Un cast perfetto: Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jannifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demián Bichir, Tim Roth, Michael Madsen, Bruce Dern, James Parks e Channing Tatum.
Un compositore d'eccellenza come Ennio Morricone.
Quentin Tarantino non ha mai nascosto la sua ammirazione per il maestro. Ha riutilizzato alcune delle sue musiche più celebri in "Kill Bill", "Grindhouse - A prova di morte" e "Bastardi senza gloria".
Morricone più che esserne onorato ne fu sconvolto! Per il suo orecchio sensibile di musicista, le colonne sonore in cui Tarantino aveva osato inserirlo erano un pasticcio, un'irrispettosa confusione di generi.
Ma l'insistenza di Tarantino, la sincera stima che ha continuato a dimostrargli, hanno convinto Morricone a fare un primo grande passo verso il regista: un brano inedito per "Django Unchained". Si intitola "Ancora qui" ed è cantato in italiano da Elisa.
Infine, con la sceneggiatura di "The Hateful Eight", Tarantino colpisce l'immaginazione del maestro e riesce a ottenere una colonna sonora interamente firmata da Ennio Morricone.
Un elemento di prestigio che non è sfuggito alla giuria dei Golden Globe.
Il 10 gennaio 2016 Quentin Tarantino ha ritirato a nome di Ennio Morricone il Golden Globe per la Miglior colonna sonora. Il regista ha detto: «Per quello che mi riguarda, è il mio compositore preferito – e quando dico “compositore preferito”, non voglio dire “compositore di colonne sonore”, parlo di Mozart… Beethoven… Schubert»
Il paragone ci può stare.
Mozart componeva musica per lo spettacolo più in voga ai suoi tempi: l'opera.
Morricone scrive musica per lo spettacolo più diffuso ai giorni nostri: il cinema.
Arriverà anche un nuovo Oscar per l'87enne Ennio Morricone?
Incrociamo le dita!!
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