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The housemaid – L’impero dei sensi ai giorni nostri

Creato il 31 maggio 2011 da Soloparolesparse

Spesso dall’estremo oriente arrivano pellicole con una forza visiva ed un’eleganza delle imagini davvero notevoli.
E’ il caso di The housemaid, dramma thriller firmato Sang-soo Im che ha radici profonde nella storia del cinema giapponese (pur essendo sudkoreano).

Eun-yi entra a servizio come domestica in una casa molto facoltosa. Lei risponde alla storica governante e deve prendersi cura della bambina, mentre in arrivo ci sono altri due gemelli.
L’uomo di casa però rimane affascinato dall’avvenenza della ragazza e finisce per portrsela a letto (passione o sfizio?).

La tresca (che ha conseguenza importanti) viene scoperta dalla moglie e soprattutto osteggiata dalla madre di lei.
Le due donne organizzano il tutto perchè la giovane domestica sia costretta ad andarsene.

In realtà in The housemaid ci sono cose ben più pesanti, ma non voglio rovinarvi la base del dramma e così non ve le racconto.

Le radici di cui parlo all’inizio sono evidentemente piantate ne L’impero dei sensi di Nagisa Oshima, al quale la prima parte del film si ispira in maniera più che diretta.
La passione tra padrone e serva, l’eleganza con cui viene mostrato il rapporto, anche l’espliticità di alcune sequenze di sesso.
Poi il film vira sul thriller e sul dramma vero… ed è ugualmente bello e degno di essere goduto.

The housemaid – L’impero dei sensi ai giorni nostri

La fotografia è elegantissima, la musica dipinge un tappeto di fondo molto potente.
Ma sono le inquadrature scelte a fare la differenza e dare un tocco di qualità davvero eccezionale a questo film.
Ogni inquadratura è curata con attenzione. La posizione degli attori, i loro movimenti, gli oggetti presenti, i colori, il calore… tutto contribuisce a creare dei veri e propri quadri, al punto che un frame qualunque del film stampato a caso non sfigurerebbe nei salotti più eleganti.

Splendidi anche i particolari.
Ottima ad esempio la scena di sesso tra Do-yeon Jeon e Jung-Jae Lee, raccontata con un dettaglio strettissimo dei corpi nudi.

Il finale poi è straordinario per forza visiva e narrativa.
Si chiude il cerchio psicologico del personaggio e quello dell’intero film.

Insomma un film da godere davvero in tutta la forza delle sue immagini.


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