Il governatore dello Stato , informato della rivolta dà una specie di preavviso di licenziamento a Boss se non mette tutto in ordine nella prigione.
Dwight,il vice direttore del carcere, sulla scorta della visione dei primi due film della serie Human Centipede, ( bellissimi per lui, spazzatura per Boss), gli propone il più grande millepiedi umano mai fatto: cinquecento detenuti connessi tramite i loro tubi gastroenterici.
Un'idea folle ma che potrebbe salvargli il lavoro....
Pochi giri di parole e non vi terrò troppo sulle spine: attendevo questo film con grande trepidazione, essendo convinto e strenuo difensore dei primi due film della serie, e invece si è rivelato essere un diludendo di proporzioni cosmiche , ci sono rimasto malissimo e a Tom Six non perdonerò mai di aver chiuso, forse, questa saga con questo aborto .
The Human Centipede III ( Full Sequence) esattamente come faceva il secondo film col primo, sceglie di non essere un sequel ma di raccontare tutta un'altra storia impantanandosi , ma di brutto , nella acque malmostose della metacinematografia.
Perché se nel secondo capitolo si citava espressamente il primo film semplicemente come punto di riferimento ( e visione compulsiva) del protagonista, qui oltre alla presenza fisica dei due dvd dei film precedenti, arriva in pompa magna il signor Tom Six in persona a permettere ufficialmente lo sfruttamento dell'idea del film.
E come ti arriva conciato il signor Tom Six? Una specie di Clark Gable dei poveri, con baffetto da sparviero, occhialetto da sole da pilota d'aereo della Seconda Guerra Mondiale, tenuta sahariana e fuoriserie sotto il culo , quasi a voler somigliare a un divetto del cinema degli anni '40.
Mentre vedevo il film avevo un'immagine davanti agli occhi: vedevo davanti a me Tom Six col suo abitino anni '40 e il cappellone mentre , bendato come da regolamento, si esibiva nel gioco paesano della pentolaccia . Avete presente quel gioco da sagra in cui uno bendato ha una mazza in mano e cerca di rompere recipienti di terracotta che sono attorno a lui a mezz'aria?
In questo film Tom Six è come se con questa mazza in mano alla cieca cercasse di percuotere più "pentolacce" possibili, dove le pentolacce sono i sottogeneri del filone horror.
Si parte dal body horror, dal torture porn per arrivare allo splatter estremo , al gore e anche a qualche particolare talmente schifoso che lo scoprirete solo vedendo il film.
In più c'è l'aggravante della recitazione: fatta la tara alla segretaria di Bill Boss che viene dal porno e quindi in un certo qual modo può essere anche giustificata, fatta anche la tara al cameo di Eric Roberts che quasi scompare in un abito di qualche taglia più grande( ma trovare qualcosa che gli stesse un po' meglio era così difficile?) si sopporta poco il personaggio untissimo di Dwight recitato da un Laurence R . Harvey ( il protagonista del secondo capitolo , film che gli ha dato notorietà e gli ha fatto iniziare la sua carriera di attore) caricaturale con quel baffetto hitleriano e l'occhio perennemente pallato e non si sopporta affatto un Dieter Laser , nella parte di Bill Boss, che sembra incapace di recitare una battuta senza urlare e senza gesticolare come un ossesso.
Manca del tutto la misura e la verosimiglianza in un personaggio grottesco di suo a cui Laser rende un pessimo servizio in collaborazione col suo regista che sembra non accorgersi di nulla.
I primi due film si erano guadagnati l'aura di culto per il loro estremismo concettuale e visivo , qui Six sceglie un registro ancora diverso, che flirta con la comicità di grana grossissima ma che non fa ridere mai, neanche alle battute politicamente scorrette di Bill Boss, razzista e maschilista come pochi, e che ottiene il risultato di oscurare quello che di buono era stato fatto nei film precedenti.
E' diverso anche il cromatismo : toni freddi e asettici nel primo film, un bianco e nero molto contrastato nel secondo, le tonalità caldissime del deserto texano in questo terzo capitolo.
Per quanto mi riguarda è da evitare come la peste bubbonica.
PERCHE' SI : fatico a trovare ragioni per elogiarlo, i rari momenti splatter perlomeno girati con un minimo di decenza
PERCHE' NO : tutto, Dieter Laser è insopportabile, il millepiedi umano compare troppo poco e troppo tardi, si parla troppo e si agisce poco, alcuni particolari veramente schifosi...
LA SEQUENZA : un'incredibile accoppiamento attraverso una breccia chirurgica e la degustazione di clitoridi umani essiccati da parte di Boss ( comprati sul mercato nero africano).
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
Mai avere troppe aspettative per un sequel.
Dieter Laser o si fa pesantemente di psicofarmaci o non c'è più con la testa.
Tom Six si autoincensa fastidiosamente, ma chi si crede di essere?
Vedendo questo film ho rivalutato anche gli esordi di Uwe Boll che a confronto ora è diventato un fine dicitore.
( VOTO : 2 / 10 )