The Human Centipede III ( Final Sequence) ( 2015 )

Creato il 24 maggio 2015 da Bradipo
Bill Boss è il direttore sessista e razzista di un carcere texano di massima sicurezza. Quando lo informano della rivolta di alcuni detenuti e che uno dei poliziotti è stato pugnalato da un carcerato non trova di meglio che punirlo spezzandogli un braccio.
Il governatore dello Stato , informato della rivolta dà una specie di preavviso di licenziamento a Boss se non mette tutto in ordine nella prigione.
 Dwight,il vice direttore del carcere,  sulla scorta della visione dei primi due film della serie Human Centipede, ( bellissimi per lui, spazzatura per Boss), gli propone il più grande millepiedi umano mai fatto: cinquecento detenuti connessi tramite i loro tubi gastroenterici.
Un'idea folle ma che potrebbe salvargli il  lavoro....
Pochi giri di parole e non vi terrò troppo sulle spine: attendevo questo film con grande trepidazione, essendo convinto e strenuo difensore dei primi due film della serie, e invece si è rivelato essere un diludendo di proporzioni cosmiche , ci sono rimasto malissimo e a Tom Six non perdonerò mai di aver chiuso, forse, questa saga con questo aborto .
The Human Centipede III ( Full Sequence) esattamente come faceva il secondo film col primo, sceglie di non essere un sequel ma di raccontare tutta un'altra storia impantanandosi , ma di brutto , nella acque malmostose della metacinematografia.
Perché se nel secondo capitolo si citava espressamente il primo film semplicemente come punto di riferimento ( e visione compulsiva) del protagonista, qui oltre alla presenza fisica dei due dvd dei film precedenti, arriva in pompa magna il signor Tom Six in persona a permettere ufficialmente lo sfruttamento dell'idea del film.
E come ti arriva conciato il signor Tom Six? Una specie di Clark Gable dei poveri, con baffetto da sparviero, occhialetto da sole da pilota d'aereo della Seconda Guerra Mondiale, tenuta sahariana e fuoriserie sotto il culo , quasi a voler somigliare a un divetto del cinema degli anni '40.
Per uno come me che conosce i primi due film il corto circuito provocato dalla sua presenza è assolutamente fastidioso: in scena vedo il regista dei primi due film e i protagonisti ( separati) dei primi due film a cui sono state assegnate altre parti che sono i  personaggi principali di un 'altra storia che stanno cercando di raccontare.
Mentre vedevo il film avevo un'immagine davanti agli occhi: vedevo davanti a me Tom Six col suo abitino anni '40 e il cappellone mentre , bendato come da regolamento, si esibiva nel gioco paesano della pentolaccia . Avete presente quel gioco da sagra in cui uno bendato ha una mazza in mano e cerca di rompere recipienti di terracotta che sono attorno a lui a mezz'aria?
In questo film Tom Six è come se con questa mazza in mano alla cieca cercasse di percuotere più "pentolacce" possibili, dove le pentolacce sono i sottogeneri del filone horror.
Si parte dal body horror, dal torture porn per arrivare allo splatter estremo , al gore e anche a qualche particolare talmente schifoso che lo scoprirete solo vedendo il film.
Tutto senza il minimo costrutto, perché la cosa vera è che The Human Centipede III ( Final Sequence ) , è di una noia mortale per come non sappia dove andare a parare e che il famoso millepiedi umano è solo uno specchietto per le allodole che nel film ha un ruolo risicatissimo.
In più c'è l'aggravante della recitazione: fatta la tara alla segretaria di Bill Boss che viene dal porno e quindi in un certo qual modo può essere anche giustificata, fatta anche la tara al cameo di Eric Roberts che quasi scompare in un abito di qualche taglia più grande( ma trovare qualcosa che gli stesse un po' meglio era così difficile?)  si sopporta poco il  personaggio untissimo di Dwight recitato da un Laurence R . Harvey ( il protagonista del secondo capitolo , film che gli ha dato notorietà e gli ha fatto iniziare la sua carriera di attore) caricaturale con quel baffetto hitleriano e l'occhio perennemente pallato e non si sopporta affatto un Dieter Laser , nella parte di Bill Boss, che sembra incapace di recitare una battuta senza urlare e senza gesticolare come un ossesso.
Veramente pessimo, l'ultimo dei guitti e da un attore come lui che ha superato la settantina e che nel suo curriculum vanta di aver lavorato con Volker Schlondorff, Margarethe Von Trotta e Istvan Szabo è qualcosa di totalmente inaccettabile.
Manca del tutto la misura e la verosimiglianza in un personaggio grottesco di suo a cui Laser rende un pessimo servizio in collaborazione col suo regista che sembra non accorgersi di nulla.
I primi due film si erano guadagnati l'aura di culto per il loro estremismo concettuale e visivo , qui Six  sceglie un registro ancora diverso, che flirta con la comicità di grana grossissima ma che non fa ridere mai, neanche alle battute politicamente scorrette di Bill Boss, razzista e maschilista come pochi, e che ottiene il risultato di oscurare quello che di buono era stato fatto nei film precedenti.
E' diverso anche il cromatismo : toni freddi e asettici nel primo film, un bianco  e nero molto contrastato nel secondo, le tonalità caldissime del deserto texano in questo terzo capitolo.
The Human Centipede ( Final Sequence) non si riesce a salvare neanche con l'apparizione del millepiedi umano che compare troppo poco e troppo tardi.
Per quanto mi riguarda è da evitare come la peste bubbonica.

PERCHE' SI :  fatico a trovare ragioni per elogiarlo, i rari momenti splatter perlomeno girati con un minimo di decenza
PERCHE' NO : tutto, Dieter Laser è insopportabile, il millepiedi umano compare troppo poco e troppo tardi, si parla troppo e si agisce poco, alcuni particolari veramente schifosi...

LA SEQUENZA :  un'incredibile accoppiamento attraverso una breccia chirurgica e la degustazione di clitoridi umani essiccati da parte di Boss ( comprati sul mercato nero africano).

DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
Mai avere troppe aspettative per un sequel.
Dieter Laser o si fa pesantemente di psicofarmaci o non c'è più con la testa.
Tom Six si autoincensa fastidiosamente, ma chi si crede di essere?
Vedendo questo film ho rivalutato anche gli esordi di Uwe Boll che a confronto ora è diventato un fine dicitore.
( VOTO : 2 / 10 )

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