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"The immigrant" è stato presentato al Festival di Cannes 2013 e da noi dovrebbe uscire questo autunno.
Diretto da James Gray(che produce e sceneggia) il film segue le vicende di due sorelle, Ewa(Marion Cotillard) e Magda(Angela Serafyan) , partite dalla Polonia per trovare una nuova vita nell'America del 1920.Purtroppo però Magda verrà bloccata ad Ellis Island e messa in quarantena per una malattia ai polmoni ed Ewa per salvare la sorella e non essere rimpatriata cade in balia del doppiogiochista Bruno Weiss (Joaquin Phoenix ).In parte documentario, in parte romanzato il film mostra uno spaccato di una realtà che il regista decide di farci vedere senza abbellimenti, quasi essenziali le prime scene con l'inquadratura delle statua della libertà come simbolo per tutte quelle persone che hanno deciso di abbandonare la loro patria natale per la speranza di una vita migliore.Proprio nel grande salone gremito di gente in fila e in attesa incontriamo le due sorelle: intimorite, impaurite da quelle che gli hanno sempre descritto come sogno americano, ma che verrà subito infranto per la malattia di Magda.
Il regista sceglie di seguire le disavventure di Ewa catapultandoci in una realtà ancora più cruda, fatta di povertà e di compromessi dove la ragazza dovrà confrontarsi con qualcosa che non riuscirà del tutto a gestire. Il rapporto tra Ewa e Bruno è dolce e comprensivo prima e logorante e distruttivo poi, il mago Orlando(Jeremy Renner) tenterà di salvarla da quella situazione.
La scelta del cast è molto interessante, la Cotilliard interpreta il personaggio di Ewa molto bene alternando stati di fragilità emotiva a stati di totale lucidità e forza, ma è proprio il personaggio che non mi ha convinto del tutto, sempre in forse tra quello che deve fare e quello che vorrebbe fare, la sua priorità è salvare la sorella, ma talvolta viene utilizzata come scusa o giustificazione.Joaquin Phoenix ci propone un personaggio a cui ci ha abituati e la sua interpretazione di uomo problematico e distruttivo è sempre ad alto livello.La vera sorpresa è stata Jeremy Renner che interpreta il personaggio positivo e propositivo della situazione, un po' fuori schema dai suoi soliti ruoli(The Avengers, Bourne legacy).
La fotografia quasi a luce naturale ci porta ad un'inaspettato happy end con l'espiazione dei peccati da parte di Bruno e la riunione delle due sorelle.
In conclusione un film godibile anche se avrei preferito lo sviluppo parallelo delle storie di entrambi le sorelle, piuttosto che fossilizzarsi su una.
Vi lascio una clip:
Alla prossima!!!
Taty
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