The Iron Lady è Meryl Streep

Creato il 02 febbraio 2012 da Soloparolesparse

Come raccontare la vita di un personaggio forte e controverso come Margareth Tatcher?
Phyllida Lloyd ci riesce alla perfezione con The Iron Lady realizzando un ritratto delicato e spietato allo stesso tempo, ottimamente raccontato grazie anche al lavoro sulla sceneggiatura (davvero notevole) di Abi Morgan.

Si comincia con l’anziana Tatcher con qualche problema di memoria a breve termine, amorevolmente accudita da figlia e assistenti vari.
La donna vede e parla col marito morto da anni e le basta un piccolo spunto per tornare con la mente agli episodi salienti della sua vita.
E di episodi importanti la vita di questa donna è davvero piena.

Il giochino permette alla storia di balzare continuamente avanti e indietro nel tempo, e la storia viene così raccontatat su piani temporali molto diversi e mai in un puro ordine cronologico.
Si viaggia comunque dalla voglia di lasciare il segno di una giovane e ambiziosa ragazza e si arriva fino alle dimissioni dopo undici anni di governo del Paese.
Passando ovviamente dagli attentati dell’IRA, alla guerra delle Falkland, fino al crollo del muro di Berlino e all’introduzione dell’euro… tutto compreso!

The iron lady è un ritratto delicato di una donna, del suo privato e la politica, sebbene abbia inevitabilmente gran parte, è solo la storia della Tatcher, ma l’attenzione è puntata sulla donna, sul suo carattere, sulla sua determinazione, sulla sua sete di successo e sul desiderio di lasciare il segno.
Pubblico e privato si fondono bene ed in maniera naturale.

Ottimo anche il ritmo sempre molto elevato del film, mai una pausa, mai un momento di stasi. Si viaggia sempre ad altissime velocità sia nel racconto che nella mente della protagonista.

Gran merito dello splendore del film è ovviamente nella prova superlativa di Meryl Streep, possente, piena, sicura di se, capace di intagliare il ruolo davvero nel ferro e di volare inevitabilmente verso l’Oscar (con buona pace di una comunque splendida Glenn Close).

Vorrei segnalarvi alcune sequenze ma non saprei quali scegliere… e allora mi limito a ricordarvi il momento del primo ingresso in parlamento della Tatcher, prima donna inglese.
Un momento ottimamente e significativamente raccontato.

Oh… intorno alla Streep gli altri perdono un po’ di luce, ma sappiate che anche  Jim Broadbent è davvero bravo.


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