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The Jinx: The Life and Deaths of Robert Durst

Creato il 17 marzo 2015 da Margheritadolcevita @MargheritaDolcevita

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Documentario/Docudrama della HBO in 6 parti scritto e diretto da Andrew Jarecki.

Ho deciso di scrivere di The Jinx principalmente perché con mia grande sorpresa i media italiani ne hanno parlato (sul come ne hanno parlato ne scriverò poi) e quindi se lo fa il tg4 perché non posso farlo io?

Essendo un documentario ed essendo una vicenda ancora work in progress è difficile scriverne senza spoilerare, senza rovinare la sorpresa. Intanto perché non è fiction, è vita vera, è attualità e poi perché può essere uno di quei casi in cui meno si sa e meglio è. Ma d’altronde se devo scriverne qualcosa devo pur svelare per cui facciamo così: svelerò il giusto ma comunque molto meno, molto ma molto meno, di quello che hanno rivelato i tg e i media italiani. D’accordo?

Intanto chi è Robert Durst, il protagonista. Robert Durst è un milionario americano, fa parte di una famiglia ricchissima che ha fatto la sua fortuna nel campo degli immobili, possiede non so quanti grattacieli a NY. Ha 71 anni. Una volta era sposato, ma sua moglie è sparita nel 1982, mai ritrovata. Ha condotto una vita un po’ sregolata. Ha vissuto da povero quando poteva vivere da ricco. E’ stato pure qualche anno in prigione per reati minori. Nel titolo si fa riferimento a delle “deaths”, a delle morti, morti che hanno accompagnato gli ultimi 30 anni della sua vita.

Cosa ha fatto Jarecki assieme ai suoi collaboratori. Ha ricostruito la vita di Durst, in modo certosino. Ha smontato 30 e passa anni e li ha rimontati per creare un documentario, o docudrama come preferisco chiamarlo io (ma in molti non sono d’accordo e devono portar pazienza). Eh sì, perché puoi avere sottomano una vicenda molto interessante (e credetemi, lo è), ma devi farla funzionare in tv ed è tutta un’altra storia. Anche qua, credetemi, il lavoro che hanno fatto rende la vicenda sì interessante ma soprattutto funzionale al mezzo. Il docudrama è sostanzialmente una serie di interviste, spezzoni di interrogatori, filmati del passato, foto e audio degli ultimi 30 anni; tra le tante interviste c’è anche quella a Robert Durst, che si è reso disponibile a parlare di sé e delle vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto. Chiaramente non è un lavoro facile, rendere interessanti e appetibili tutti questi elementi, ma ce l’hanno fatta. E’ una delle cose più avvincenti e allo stesso tempo inquietanti e agghiaccianti che abbia mai visto.

E’ il classico caso in cui la realtà supera la fantasia. E mi fermo. Qua mi fermo. Vi dico di guardarlo e di lasciare perdere i tg e i giornali italiani che NON HANNO CAPITO UN CAZZO. Per forza. Hanno parlato di una cosa che non hanno visto. Immaginatevi il commento di una persona che guarda, che ne so, I soliti sospetti e immaginatevi il commento di una persona che guarda solo gli ultimi 2 minuti de I soliti sospetti. La prima persona sono io, la seconda il tg2, il tg4, giornali vari, e via discorrendo. Non hanno capito un cazzo. Al di là delle inesattezze nel parlare della vicenda in sé (almeno leggersi wikipedia…) non hanno proprio colto la personalità del protagonista, non hanno capito il senso di quello che hanno mostrato. Per forza. Non hanno visto il documentario. Non smetterò mai di ripeterlo. Sono persone che hanno costruito servizi e scritto pezzi SENZA GUARDARE IL CAZZO DI DOCUMENTARIO.

Guardatelo, guardatelo e basta. Ci sono serie tv su personaggi ambigui, pericolosi e teoricamente spaventosi che sono meno assurde e avvincenti della storia raccontata in The Jinx. La realtà a volte, purtroppo, l’ho già scritto, lo so, supera la fantasia. E per capirla, la storia, bisogna vedere il documentario, no il servizio al tg delle 11.30 basato sull’ansa uscita alle 11.28 basata sull’ultim’ora della reuters delle 11.25 basata sul salcazzo pubblicato alle 11.23. Sorry.



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