Lo psicologo Simon Laham col libro The Joy of Sin mostra come dai vizi e peccati, germoglino sensazioni e situazioni positive, volontà di essere persone migliori e come avere una visione del mondo più aperta. I VIZI CAPITALI NON SONO DA CONDANNARE. Laham non ha dubbi e spiega: «A lungo condannati come serie colpe che ci spediranno dritti all'inferno quando però si dà un più attento sguardo alle evidenze scientifiche (quel che faccio nel mio libro), si scopre che i cosiddetti peccati possono farci bene». Se ben «maneggiati», racconta lo psicologo in un'intervista i sette vizi capitali migliorano il benessere psichico, l'intelligenza, la creatività e l'altruismo, fanno di noi persone di successo e alla fine anche persone con una moralità più alta.
Il libro non parla di violenza, non è un'ode al vizio perpetrato, ma fa riscoprire il piacevole gusto del proibito senza danneggiare gli altri e con lo scopo di volere più bene a se stessi. Contradditorio? No se si legge e interpreta nella chiave giusta…..Giustizia è un termine aleatorio, ma le persone intelligenti, non anafettive e simpaticamente goderecce capiranno quello che Simon Laham vuole raccontarci.
Conoscete tutti e 7 i peccati capitali?
- Superbia (desiderio irrefrenabile di essere superiori, fino al disprezzo di ordini, leggi, rispetto altrui).
- Avarizia (desiderio irrefrenabile dei beni temporali).
- Lussuria (desiderio irrefrenabile del piacere sessuale fine a se stesso).
- Invidia (tristezza per il bene altrui, percepito come male proprio).
- Gola (abbandono ed esagerazione nei piaceri della tavola).
- Ira (irrefrenabile desiderio di vendicare violentemente un torto subito).
- Accidia (torpore malinconico, inerzia nel vivere e compiere opere di bene).
Quale la sintesi di "The Joy of Sin"?
Gustave Courbet - Pigrizia e Lussuria
LA LUSSURIA RENDE CREATIVI.ACCIDIA: l'indolenza fa bene e concedersi una bella pennica (dormitina) rigenera, stimola la memoria e la creatività. Non è ovviamente da intendersi per "ignavia rigenerante" il dolce far nulla elemosinando e vivendo come parassiti della società.
L'AVIDITA' è uno stimolo per la voglia di "farcela con le proprie forze" e l'Avidità stimola il senso di responsabilità. Diverse ricerche mostrano che pensare al denaro invoglia a portare a termine un compito anche arduo: lavoro duramente=guadagno=sono autonomo e non dipendo dagli altri.
L'INVIDIA AIUTA A PERFEZIONARSI quindi diviene fonte di grande motivazione. Il confronto con gli altri ci porta a crescere e avere una più ampia visione e risoluzione dell'atteggiamento verso la nostra vita. Lo psicologo però consiglia di evitare la competizione con persone sbagliate o l'invidia per situazioni non alla nostra portata. Diventerebbe deleterio desiderare l'impossibile. Struggersi per non poterci permettere in gennaio un mese al caldo di Aruba in una villa con maggiordomi e cuoco quando guadagni 1000 euro al mese, un mutuo per i prossimi 20 anni e solo 3 settimane di ferie ad agosto? Questa è la strada per un esaurimento nervoso con annessa forte depressione.
LA SUPERBIA fa bene per trasformare i nostri successi in fierezza verso noi stessi e le nostre capacità. La Superbia, quando è orgoglio, ci rende persone più positive e sicure delle nostre scelte. L'importante è che non si trasformi in eccessivo narcisismo,egocentrismo, arroganza e maleducazione.
Trovo che sia energicamente positivo trasformare l'idea negativa del peccato in accrescimento creativo dell'intelligenza e motivazione di quella forza che rende fautori del nostro successo.…….o no?