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The K – Burning Pattern Etiquette

Creato il 02 novembre 2015 da Iyezine @iyezine

Recensione

  • Jaune Orange
  • Anno: 2015
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Prima di ascoltare il secondo disco dei belgi The K, sarebbe opportuno aver fatto i controlli per l’antitetanica. C’è tanto di sporco, metallico, rugginoso e graffiante, già dalle prime note di Intrusive Behavior.

Catalogare in un semplice post-qualcosa questo Burning Pattern Etiquette risulterebbe troppo semplicistico, ma non abbiamo alternativa dato che nei quasi quaranta minuti di canzoni spaziamo da aspetti grunge, saturazioni noise, cantato punk da mente anarchica (Priggish), ad atteggiamenti hard core (20” Of Discipline) e distorsioni industrial di chi sta programmando a ragione un omicidio (Pink Hiss).
Canzoni quasi melodiche, che sarebbe più corretto definire strazianti e da sentimenti inquieti, come Flatter Me (Caress Me Too) o The Mermaid Of Venice, danno il cambio alle strutture decisamente più cervellotiche di Prude, che necessiterebbe di LSD o di una qualsiasi altra droga anni 70 per una piena comprensione. Il tutto condito sempre da un certo senso di angoscia e oppressione (Sleeper Hold).
Bland Young Man è una bella canzone d’odio: un inno da tenere sempre con se nell’ipod, come emergenza, in caso di rottura con la propria donna.
È come aver condensato in forma di serpente, in grado di cambiare pelle ad ogni singola canzone, i Death From Above 1979 con i Fugazi.
È un disco difficile da ascoltare, bisogna essere in grado di spaziare molto, avere una forte passione per la musica, magari decennale, per apprezzare tutte le varie sfumature e ispirazioni che caratterizzano questo Burning Pattern Etiquette.

TRACKLIST
1. Intrusive Behavior
2. Flatter Me (Caress Me Too)
3. Prude
4. The Mermaid Of Venice
5. Sleeper Hold
6. 20″ Of Discipline
7. Priggish
8. Delusive Meaning
9. Bland Young Man
10. Pink Hiss

LINE-UP
S. Von Landau: voce, chitarra
S. Burroughs: batteria, cori, sintetizzatore
G. Mornard: basso

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