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The Kingdom – Il regno – Lars von Trier

Creato il 10 settembre 2013 da Maxscorda @MaxScorda

10 settembre 2013 Lascia un commento

The Kingdom - Il regno
Diavolo d’un Lars. Non si fa in tempo a considerarlo uno dei piu’ grandi registi al mondo che riesce ancora superarsi e stupire.
Nel 1994 il nostro penso’ bene di lavorare per la televisione su una miniserie a puntate che mescolava all’ambientazione ospedaliera, elementi horror o se vogliamo, di thriller paranormale a tinte forti. Il risultato e’ che dopo pochi minuti le pedine principali sono gia’ disposte, il medico cattivo, quello buono, la vecchia pazza, lo studentello scapestrato e gia’ compare la prima ambulanza fantasma e il richiamo dello spirito della bambina morta, non senza l’introduzione a cosa sia "Il regno" e la sua origine scritta nella valle del tempo.
Sana follia e altrettanta ironia, si mescolano sapientemente con la tensione che non manca dall’inizio alla fine, nello svelarsi di un mistero terribile, una maledizione che non sara’ facile sprezzare.
Von Trier gia’ aveva dimostrato e ancora dimostrera’ di saper maneggiare il fantastico ma nel contempo resto sorpreso per la sua capacita’ infinita di cimentarsi in cio’ che piu’ gli aggrada.
E’ lui, e’ il suo marchio  al tempo molto Dogma 95, realismo funzionale a reinventare lo stile dinamico di E.R.ma solo come pretesto perche’ l’iperrealismo unito ad un formidabile senso della posizione di macchina, ne aveva gia’ fatto un esempio di stile da imitare. In realta’ qui passa oltre laddove la cinepresa diventa un elemento esterno ed interno alla trama, ha vita e una sua personalita’ attraverso ondeggiamenti ingiustificati tecnicamente ma significativi nel contesto della storia, qualcosa in stile Olive Stone prima che divenisse l’ultimo schiavo fossile del socialismo internazionale.
Ad ogni modo ammetto una forte emozione legata anche a ricordi personali, reminiscenze di una tv forse per nostalgici ma irripetibile. Ripenso ai grandi sceneggiati RAI che sul tema dell’occulto diedero grande prova e basti un nome su tutti, "Il segno del comando" che ad oggi ritengo sia quanto di meglio la tv italiana abbia mai prodotto. Ricordo pero’ anche la tv inglese, in particolare quell’occasione in parte mancata che fu "Zaffiro e acciaio" con la prima loro avventura che peraltro somiglia non poco a "Il regno" per quanto con un respiro totalmente diverso.
Con dire che alla fine delle quattro ore si resta senza conclusione, non anticipo nulla e d’altro canto se esiste una parte due, ci sara’ un perche’. Ci sarebbe da arrabbiarsi in effetti ma quando sulla sigla di coda, von Trier in persona col suo bel faccetto da topo furbo, ci prende un po’ in giro invitandoci a vedere il seguito, non si puo’ non perdonarlo.

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