La quinta puntata di The Knick prosegue con i difetti che erano emersi nelle ultime due: ritmo un po’ blando, ripetitività delle situazioni – quello che ci interessa non è un campionario medico di tutte le operazioni più sanguinolente possibili, che entusiasma per la prima o la seconda volta – e nessuna scossa violenta che aumenti sul serio la tensione. Poche le novità: una è l’introduzione dei raggi X, che ora l’ospedale deve trovare il modo di pagare e gli sceneggiatori la maniera di rendere una spina nel fianco dei personaggi. Edwards, nel frattempo, espande ancora la rete dei suoi pazienti e si rende sempre più gigante del suo Kinckbrockers sotterraneo, e ci regala il secondo e ultimo momento emozionante della puntata: un nuovo metodo per operare un’ernia inguinale, proabile biglietto da visita per un suo ingresso ufficiale ai piani terra – non parliamo di quelli alti – dell’ospedale. Per non rendercelo troppo vincente, arriva puntuale la sua sconfitta: Thackery si prende cura di sua madre – roba di poco conto – prima che lui riesca ad arrivarci, con una decisione in contrasto con quella che Edwards avrebbe preso e che, per una volta, è più pertinente della sua. Una cosa che Thackery non sa fare, però, esiste: andare in bicicletta, pretesto realistico per allestire un’altro momento UST (Unsovled Sexual Tension) con la tanto carina miss Elkins.
La sesta puntata, invece, contiene finalmente quel twist che ci aspettiamo e che, se non ci fosse, stato, ci avrebbe probabilmente fatto prendere la decisione di non segnarci più sul calendario l’appuntamento in prima serata, affidandoci alla nostra memoria. Se non ce ne fossimo ricordati, non sarebbe stato più così importante. Alla fine dell’episodio, infatti, Thackery scopre l’ospedale segreto di Edwards e lo minaccia, accampando come scusa la scarsa igiene e l’illegalità delle procedure, ma sono il suo orgoglio e il suo razzismo latente che parlano. Ecco perché siamo sospettosi quando, scoperto il nuovo aspiratore appena ottenuto dal collega e visti i suoi appunti sull’ernia inguinale, gli fa i complimenti e promette di chiudere un occhio, solo finché tutti i pazienti attualmente in cura non saranno guariti. Sta tentando d’ingraziarselo per fregarlo e umiliarlo ancora? Cosa sta programmando, mentre riflette se far commercializzare dei rimedi miracolosi con il suo nome e la sua faccia sull’etichetta? Mentre si compiace di aver inventato, con l’aiuto di uno dei suoi assistenti, un metodo per riparare una placenta apparentemente spacciata?
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