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The Last Man On Earth

Creato il 04 maggio 2015 da In Central Perk @InCentralPerk
Quando i film si fanno ad episodi.
Siamo abituati, ormai, a serie e film che mostrano i pochi sopravvissuti sulla Terra intenti a sopravvivere, per l'appunto, cercando il poco cibo che rimane, arrivando a rischiare la vita per quel cibo, a dover combattere contro oscuri nemici (vuoi che siano zombie, malattie, o alieni) pur di farcela.
Difficile pensare invece a una situazione di noia, a uno svago e a un mondo senza regole per chi la scampa ad un virus che ha fatto fuori l'intera popolazione, facendo di Phil Miller l'ultimo uomo sulla Terra.
Un uomo che non ha qualche dono speciale, qualche capacità unica, anzi, un sempliciotto che tende alla bugia, che tende a bere, e che dopo 2 anni di vagabondaggio alla ricerca di qualche altro essere umano ancora in vita, torna nella sua Tucson.
E qui, solo, inizia a godersela, per quanto può: incendiando cose, giocando a bowling con le auto, facendo fuori le scorte di cibo, creando una piscina di Margarita in cui bere e farsi il bagno, facendo di un'altra piscina la sua toilette.
The Last Man On Earth
Una vita da sogno, sembrerebbe, senza regole e senza problemi, con le tele di Monet, Van Gogh, il tappeto della Casa Bianca a fare sfoggio nella super villa di cui è entrato in possesso.
Ma quanto può durare questa felicità?
Qualche mese?
La sanità mentale di Phil inizia infatti a fare cilecca, ritrovandosi come il Tom Hanks di Castaway a parlare con dei palloni, decidendo di farla finita, finchè, proprio all'ultimo, non trova che lei, Carol, l'ultima donna sulla Terra.
Quello che si è dimenticato di dire, però, è che Phil sembra essere anche l'uomo più sfortunato della Terra, visto che Carol non è certo bellissima e non è certo simpatica, anzi, lo costringerà a sposarla pur di fare del sesso per ripopolare il pianeta, giusto un giorno prima di trovare un'altra sopravvissuta, Melissa, lei sì bellissima (interpretata da January Jones, per capire), e decisamente vogliosa.
Le sfortuna di Phil non finiscono qui, però, e in un crescendo di situazioni paradossali di cui si rende vittima, accrescendo le bugie e i guai nei quali va' a cacciarsi, Phil mostra tutti i suoi  lati negativi, facendo del suo personaggio un protagonista per cui più che fare il tifo, provi pena.
The Last Man On Earth
Will Forte, che oltre ad interpretarlo produce e scrive la serie, non si risparmia fisicamente,o moralmente, dando vita a una stagione folle seppur discontinua.
Man mano che la popolazione di Tucson cresce, infatti, qualcosa cambia nello schema di una serie dal titolo così esemplificativo, e non tutto procede liscio, con quelle bugie e quell'atteggiamento che va' un po' a noia.
Fortuna allora che se qui e là qualche difetto c'è, in 20 minuti ad episodio le risate sono garantite, con battute fulminanti e situazioni assurde che divertono, eccome.
Alla faccia di chi deve combattere contro zombie, allora, meglio una grassa risata, e risorse apparentemente senza limite sia in comicità che originalità.
The Last Man On Earth
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