Scritto da: Antonio Castrignanò 17 giugno 2014 in Notizie dal mondo Inserisci un commento 40 visite
The last of us: un videogioco non molto lontano dalla realtà!
Cosa potrebbe succedere se, improvvisamente, un fungo parassita che si trasmette attraverso l’aria, si diffondesse a macchia d’olio infettando gran parte della popolazione mondiale rendendola estremamente aggressiva?
Come si potrebbero comportare gli uomini di fronte a questo tragico evento? Quale potrebbe essere il reale pericolo? L’umanità infettata oppure la necessità di sopravvivenza posto davanti a questo drammatico contesto?
Naughty dog, casa produttrice di “ The last of us” nel 2012 ci da una risposta attraverso la sua più grande opera videoludica.
“No hope” - “Nessuna speranza”
Questa una delle frasi che possiamo leggere sui muri delle città ripercorrendo la storia dei protagonisti di questa avventura.
Dietro il contagio troviamo, infatti, la storia di un uomo e di una ragazzina, la storia di due destini che si intrecciano. Lui la dovrà proteggere, lei risulterà immune all’infezione. Lei è l’ultima possibilità per l’umanità di risorgere dalle ceneri.
Fra i due nascerà una storia d’amore come quella di un padre e di una figlia in un mondo dove il più piccolo eccesso di fiducia può costarti la vita. Possono esistere sentimenti come fiducia o amore, in un mondo dove non si esiterebbe ad uccidere per del cibo o per delle medicine ?
Cosa cela la trama di The Last of Us?
Il lavoro di Naughty Dog risulta impeccabile sotto ogni punto di vista, “The last of us” è un’opera d’arte, un capolavoro di tecnologia che riesce a far uscir fuori la parte più “viscerale” dell’uomo che quindi non ha nulla da invidiare alle opere hollywodiane dei migliori registi del mondo.
Questa storia vuole mandare un messaggio forte e inusuale e farci capire che, anche nelle situazioni più difficili, in uno sfondo che non esageriamo a definire “apocalittico”, la speranza, la voglia di risorgere, di dar peso a quello che sentiamo, al nostro “amore”, non è utopia, noi non ci arrendiamo!
“L’ultimo di noi” può ancora sopravvivere, può cambiare le cose, chiunque quindi potrebbe essere “ The last of us”
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