The Last Of Us: Sintonia Perfetta

Creato il 28 giugno 2013 da Hardwaremind @HardwareMind

INFORMAZIONI GIOCO

  • Uscita Ufficiale : 14/06/2013
  • Piattaforma : PS3 (esclusiva)
  • Genere : Stealth/Action, Survival-Horror/Adventure

INTRODUZIONE

NaughtyDog è sempre stata un’ottima software house, capace di regalarci alcuni dei migliori videogame di sempre pur non utilizzando uno standard predefinito, basti pensare a Crash Bandicoot ed Uncharted, giochi totalmente diversi fra loro, e come non menzionare CTR (CrashTeamRacing) vecchio gioco di corse per PSOne che inglobava i vari personaggi della serie del marsupiale di NaughtyDog. Questa volta però è diverso; ci troviamo di fronte ad un gioco che all’apparenza può ricordare The Walking Dead o altre produzioni nelle quali morti viventi e creature di vario genere la fanno da padroni, ma in realtà nasconde qualcosa di più profondo. Fin da quando The Last Of Us fu annunciato nel 2011, le idee erano già abbastanza chiare, il titolo non sarebbe passato inosservato, fino a quando divenne un capolavoro annunciato ancor prima di presentarsi al mondo a braccia aperte. L’ultima fatica della SH (software house) statunitense intreccia le meccaniche già incontrate in Uncharted con lo stealth più puro, e un buon contorno di survival/horror.

LA TRAMA

La trama di The Last Of Us è sicuramente una delle migliori che io abbia mai visto, alla pari con qualsiasi controparte “hollywoodiana”, colma di colpi di scena e priva di personaggi di poco conto. In breve il propagarsi un fungo mutante porta lo squilibrio tra le masse riducendo gli infetti a una specie di “zombie” e portando i pochi sani rimasti, ad rifugiarsi in delle zone di quarantena. Durante l’avventura a Elli e Joel saranno affiancati da vari personaggi, che li aiuteranno durante il viaggio. Ogni uno di questi personaggi ha comunque una storia a se, anche se non narrata in modo dettagliato, ma si sente comunque il peso degli eventi che li hanno spinti nella situazione nella quale si trovano adesso. Gli stessi Ellie e Joel sembrano molto freddi e distaccati inizialmente. Ci si rende subito conto che anche se inseguono lo stesso obiettivo, non lo fanno mai allo stesso modo, e comunque sia vengono da due mondi diversi, giacché Ellie è nata durante la devastazione mentre Joel ha vissuto la metamorfosi e il cambiamento del mondo che lo circondava, con le conseguenze che ne derivano, anche se a un certo punto dell’avventura i due si avvicineranno di più alla canonica coppia “Padre e Figlia”. Lo sfondo post apocalittico la fa da padrone e soprattutto la cura con la quale è realizzato, fa in modo che l’immedesimazione ed il contesto in cui tutto è collocato siano perfettamente amalgamate. The Last Of Us è un gioco che penetrerà nei vostri cuori, senza neanche accorgervene salterete dalla sedia quando succederà qualcosa a Ellie e applaudirete quando Joel farà di tutto per salvarla (non mi dilungo oltre per non rovinarvi le sorprese inaspettate che il videogame ha in servo per voi).

IL GAMEPLAY

Fin da subito vi renderete conto che non è un semplice gioco che completerete, dobbiamo pensare a The Last Of Us più che altro come un nuovo pilastro che ridefinisce il concetto di sopravvivenza e dinamicità nei videogame. Se, infatti, come ho detto prima, l’approccio più corretto è quello furtivo, nulla vi vieta di afferrare i vostri avversari e letteralmente spaccargli la testa contro un muro, o colpirli ripetutamente con un tubo d’acciaio e non solo, anche l’arsenale a disposizione dei protagonisti non è da meno, passando da semplici revolver a lanciafiamme con contorno di bombe fumogene. Sicuramente ad ogni modo incapperete in avversari che sarà meglio evitare più che buttarsi a capofitto fra le loro braccia e dove una buona dose di tecnica e logica saranno la vostra lancia migliore. Con la pressione del tasto R2 avrete la possibilità di sfruttare l’abilità dell’udito per scovare nemici nascosti e in lontananza in modo da programmare un piano d’attacco preciso; ma l’udito non è la singola abilità disponibile nel gioco, in effetti, avrete a disposizione un menù dei potenziamenti nel quale potrete migliorare le varie abilità del personaggio, dalla salute all’oscillazione della mira e altro. La telecamera funziona bene in ogni situazione e anche se risulta esserci un leggero lag nella risposta ai comandi. Ovviamente non manca la posizione “accovacciata” ormai canonica e stampo dei giochi stealth fin dai tempi del primo Splinter Cell, mentre con la pressione del tasto R1 ricaricherete l’arma in possesso o utilizzerete l’oggetto equipaggiato in tale momento. Premendo il tasto L2 avrete la possibilità di mirare e quindi fare fuoco in modo più preciso, a patto che abbiate una buona mira, poiché le munizioni per le vostre armi scarseggeranno lungo tutta l’avventura, ed anche le armi da mischia si romperanno dopo un utilizzo intenso, anche se potrete renderle più resistenti. Da non tralasciare, infatti, il lato della “customizzazione” dell’arsenale a disposizione, variando da semplici potenziamenti per le armi da fuco, come velocità di ricarica, rinculo e capienza dei caricatori ecc., e finendo con veri e propri innesti per le armi da mischia, capaci di far secchi i vostri avversari con un colpo solo (limitatamente all’utilizzo). Se però le armi bianche se così le vogliam chiamare possono essere modificate quasi in tempo reale, per le armi da fuoco il discorso è diverso, perché durante il vostro viaggio dovrete trovare gli attrezzi giusti, e soprattutto un banco su cui poter lavorare. The Last Of Us lascia spazio anche a piccoli enigmi e scorciatoie logiche da seguire, anche se potrete vagare liberamente lungo gli scenari, tenendo conto però che questo non è un gioco free roaming. Difatti anche se la maggior parte degli scenari sono molto vasti, vi renderete conto In effetti, che, anche se esplorativo per certi versi The Last Of Us è comunque un gioco molto lineare, privo di backtracking, con sezioni che si possono sviluppare sia in verticale sia in orizzontale a seconda della situazione, dove sentirete la necessità degli sviluppatori di spingervi in una determinata direzione. Sul gameplay anche se ottimo come ho lasciato intuire, si sente però la mancanza della possibilità di affrontare l’avventura in cooperativa, alla quale fa da “pezza” una modalità multiplayer nella quale dovrete portare il vostro clan alla vittoria con la conquista di provviste e territori.

DIFFICOLTA’

La difficoltà in un titolo come questo è importante, poiché se reso troppo semplice, il concetto di sopravvivenza instillato sin dal prologo verrebbe a mancare. The Last Of Us si guadagna un’altra medaglia al valore, poiché già al livello di difficoltà normale il gioco è piuttosto difficile e spesso sarete portati a ripetere più volte le sezioni che dovrete affrontare. Merito anche degli ottimi avversari pensati per le varie occasioni, e collocati in maniera impeccabile, dovrete anche spesso fermarvi per “craftare” gli oggetti che pensate vi possano essere utili in una o un’altra occasione, stando attenti a non farvi notare. Poiché dovete sapere che i materiali utilizzati non vi serviranno per elaborare un determinato oggetto ma diversi, sarete chiamati a scegliere se creare un “medkit” o una “molotov” secondo le esigenze. L’approccio furtivo anche se detto poc’anzi è spesso il miglior modo di agire contro i Clicker, una delle varie tipologie di nemici che incontrerete lungo il vostro cammino, cechi per via della mutazione ma dotati di un udito sopraffino, non potranno essere uccisi corpo a corpo all’inizio. I Clicker e gli altri infetti, come Runner e Bloater non saranno comunque i vostri unici nemici, infatti, vi saranno “Militari” atti a ripulire le zone dai vagabondi e potenziali infetti e gli Stalker, gruppi di uomini al di fuori dalle zone di quarantena che saranno pronti a farvi a pezzi pur di sopravvivere. Tutto questo garantisce una longevità di circa “quindici ore” a livello normale, mentre se avrete voglia di cimentarvi in qualcosa di veramente impegnativo, la modalità sopravvissuto farà per voi, anche se sarà disponibile solo dopo aver completato il gioco almeno una volta.

IA (INTELLIGENZA ARTIFICIALE)

Parlando dell’intelligenza artificiale voglio aprire una parentesi. Le movenze dei personaggi come detto in precedenza sono ottime e Joel si nasconde automaticamente senza alcun intoppo dietro ogni copertura possibile, però vanno segnalati alcuni comportamenti anomali dell’IA relativa ai vostri compagni d’avventura. Tal volta il loro comportamento in alcune situazione sarà del tutto poco credibile, scatenando l’ira di qualche creatura senza nemmeno che voi ve ne rendiate conto, molto curata invece quando parliamo degli avversari, capaci di usare a dovere le coperture e intelligenti quando vogliono stanarvi, alla lunga, però le dinamiche ripetute potrebbero rivelarsi una routine, alla quale far fronte con una tattica ben consolidata durante gli innumerevoli combattimenti che sarete chiamati ad affrontare.

TECNICA

Graficamente The Last Of Us è sicuramente un ottimo titolo, alla pari con tutte le grandi produzioni che PS3 può offrire, e considerando il ciclo di vita della consolle è anche il minimo. Le texture sono di ottima fattura, e cosa che si nota molto è la ricerca continua di nuovi elementi per comporre lo scenario, infatti, difficilmente vi troverete di fronte a qualcosa già visto. I modelli poligonali sono molto realistici sotto tutti i punti di vista come anche le animazioni, soprattutto quelle facciali che rendono benissimo le sensazioni provate dai vari personaggi; una cosa che colpisce è che anche se Ellie e Joel sono appunto i personaggi principali e son curati di conseguenza in modo maniacale, (Zbrush fa miracoli in tal senso) anche i personaggi secondari e di sfondo, non sono assolutamente da meno, tenendo alta la qualità e la mole di dettaglio offerto. Nota davvero pesante, però è il mancato supporto al FULL HD 1080p (1920*1080), infatti, tutto questo ben di dio gira a 720p (1280*720) e non sempre con un “frame-rate” stabile. In certe situazioni si notano dei cali anche pesanti sotto questo punto di vista, che rendono l’azione più macchinosa, anche se effettivamente un occhio attento potrebbe anche capire il perché di tale scelta, visto anche l’hardware impiegato, non certo paragonabile a un pc; ad ogni modo anche a 720p l’avventura è pienamente godibile. Sul fronte audio nulla da dire, ottimo in tutti i suoi aspetti, goduto a meraviglia con impianti surround 5.1 o con delle ottime cuffie da gaming. L’immerisvità è impressionante, plauso al rumore dell’acqua in base all’ambiente in cui ci troviamo, se, infatti, sarete al chiuso, in un condotto o all’aperto il rumore percepito cambierà in modo fedele e senza alcuno sbalzo sonoro, controparte non da sottovalutare in un titolo come questo giacché avremo spesso a che fare con creature capaci di raggiungerci anche al nostro minimo rumore. Impossibile non poter menzionare la colonna sonora di prim’ordine (composta da “gustavo santaolalla”), che funge da pilastro ai momenti salienti dell’avventura, insieme all’ottimo doppiaggio in italiano. Noterete infatti che il sincro dei discorsi e sopratutto i dialoghi, non sono frutto di una mera traduzione ma bensì di un lavoro di altissimo livello, svolto con molta cura; a mio avviso non si sentiva un doppiaggio di questo calibro dai tempi di “Bioshock”.

CONSIDERAZIONI FINALI

The Last Of Us è un titolo che ridefinisce il concetto di survival, oramai perso da qualche tempo, considerando l’impronta fortemente action presa dalle altre grandi produzioni in questi ultimi anni (esempio chiaro Resident Evil). Il gameplay è solido e ben sviluppato, leggermente spinto verso la furtività, con un accurato quantitativo di munizioni e risorse sparse per i vasti scenari “semi-lineari”. Il multiplayer è godibile ed espande non poco la longevità del titolo, già alta per il completamento della campagna singola (15 ore circa), ma comunque si fa sentire l’impossibilità di giocare in singolo con un amico. L’IA si comporta bene anche se con qualche intoppo qua e là. La grafica è il sonoro sono qualitativamente di prim’ordine, è l’impegno degli sviluppatori nel creare scenari vasti e realistici è notevole, peccato per il mancato supporto al 1080p. Terminando, potremmo sicuramente trovare vari aspetti negativi essendo pignoli ma The Last Of Us è un grandissimo capolavoro come non se ne vedevano da anni, merito anche dell’ottima trama messa su dal team statunitense, per chi non l’ha ancora acquistato, consiglio vivamente di non farselo scappare; tengo anche a segnalare l’ottima statua in PVC raffigurante Ellie e Joel alta 12 pollici, molto dettagliata e bella da vedere, un must have per i collezionisti.

Vantaggi :

  •  trama da oscar e personaggi indimenticabili
  •  ottimo il livello grafico globale…
  • colonna sonora incalzante
  • ottimo doppiaggio in italiano
  • gameplay ben studiato e ottimizzato

Svantaggi:

  • …ma a 720p
  • sarebbe stato bello affrontare l’avventura in coop

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