Sinceramente il perché The Lone Ranger sia stato massacrato dalla critica d'oltre oceano e abbia clamorosamente floppato al botteghino non me lo spiego.
La pellicola della Disney, messa in piedi dal trio Verbinski-Depp-Bruckheimer, altro non è che un giocattolone pieno zeppo di azione cartoonizzata, con punte di humor tra lo slapstick e il tonto (per l'appunto) e con qualche sprazzo di drama. Certo la pellicola non è priva di difetti, non è certamente un capolavoro, dura quasi due ore e mezza (e sono troppe) e a grandi linea trattasi di una riproposizione de il primo Pirati dei Caraibi. Inoltre Deep prende spesso il sopravvento e talvolta sembra non sapere bene che strada prendere tra brutali massacri e conigli cannibali. Ma come già detto il film è un giocattolo, un mero intrattenimento, un viaggio nel parco giochi Disney con inseguimenti tra treni, esplosioni e tutto ciò di cui è capace la macchina dei sogni hollywoodiana.
Forse i critici non hanno apprezzato il vedersi sbattere in faccia il genocidio degli indiani, forse si aspettavano altro come un eroe tutto america e lealtà invece di un avvocato pacifista, forse avevano voglia di vedere un Tonto meno logorroico e più muto come nella versione originale... non saprei.
Quel che so è che ciò che hanno riservato a The Lone Ranger è un odio ingiusto e spropositato. Io personalmente mi sono divertito come un ragazzino e sfido chiunque a voler dire che questo non è spettacolo.
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