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The Lovecats

Creato il 13 marzo 2014 da Thefreak @TheFreak_ITA

Lo scorso 22 febbraio sul divanetto azzurro di via Prenestina 28 (Roma), si sono accomodate due giovanissime ragazze molto talentuose. Sono Cecilia Grandi e Adele Nigro, entrambe diciannovenni, nate a Verona ma trasferitesi a Milano dove studiano rispettivamente cinema e filosofia. Si sono conosciute al liceo, per caso, accomunate dalla passione per la musica che ben presto si è trasformata in un progetto discografico e in un tour che tocca svariate città italiane. La loro musica è calda e soffice come una apple pie appena sfornata, la loro freschezza incanta, ci si chiede come sia possibile trovare quel genere di tecnica in ragazze così giovani. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi, per cui vi consigliamo vivamente di ascoltarle. Loro sono The Lovecats. Le abbiamo conosciute e intervistate per voi.

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Siete molto affiatate, oltre ad essere particolarmente brave, sembra quasi che siate nate per incontrarvi e creare forme d’arte insieme. Quanto tempo occorre per scatenare una tale complicità? Vi conoscete da molto tempo?

In realtà ci conosciamo da poco tempo, eravamo al liceo e grazie ad un’amica in comune che ci ha presentate abbiamo scoperto di avere delle affinità, tra cui la musica. La sera stessa in cui ci siamo conosciute abbiamo preso le nostre chitarre e abbiamo iniziato ad arrangiare qualche pezzo. La settimana successiva avevamo già in mente di formare una band. In seguito, un nostro amico ci ha aiutate a registrare un primo demo di cover e da lì abbiamo iniziato a suonare nei locali, prima a Verona, poi, pian piano, siamo uscite dalla nostra città e abbiamo avuto la possibilità di scoprire luoghi bellissimi e conoscere gente splendida, comunicare con loro, trasmettere qualcosa. Questo è il senso della musica.

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Nonostante siate giovanissime, avete già calcato alcuni tra i palchi più importanti della scena musicale italiana, tra i quali quello del Circolo degli artisti, come vi muovete per far conoscere la vostra musica?

Ci affidiamo ad un’agenzia di booking che è la Pentagon la quale ci da una grossa mano a cercare contatti e a fissare date in cui possiamo esibirci e portare in giro per l’Italia una parte di quello che siamo.

Avete fatto del folk la vostra bandiera di riconoscimento, quali sono le vostre influenze? Chi ascoltate quando siete a casa o sotto la doccia?

Noi adoriamo il folk perché è un genere che lascia ampio spazio alle parole e ci fa sentire a nostro agio. A casa nostra ascoltiamo tantissimi artisti diversi, sicuramente siamo partite entrambe da Bob Dylan per poi andare su Bright Eyes, Moldy Peaches e il folk classico. Inoltre, siamo appassionate di tutto ciò che riguarda gli anni ’80 e cerchiamo di incastrare un po’ tutto quello che ascoltiamo con il folk.

Programmi per il futuro?

Divertirsi e migliorare.

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Almost Undone

1. Anna

2. Feb. 13th

3. Home

4. You kill flamingos

Sul sito dell’etichetta discografica diNotte Records potete trovare, ascoltare l’album e acquistarlo.

Di Cristina Comparato

Video di Feb. 13th:

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La Calzoleria

La Calzoleria apre il portoncino di via Prenestina 28 a the Freak. Il luogo dove per anni ha vissuto e lavorato uno dei migliori calzolai di Roma, da aprile 2012 si è trasformato in un Circolo di promozione sociale. Un ambiente dal gusto retrò ma che ospita l’arte in tutte le sue forme, un luogo in cui assistere a rassegne di musica accompagnate da esposizioni di artisti emergenti, assaggiando birra o degustando del buon vino. Ma soprattutto, una volta aperto il portoncino, La Calzoleria si presenta da sola perché “ogni scarpa è una camminata, ogni camminata una diversa concezione del mondo”.

Per i prossimi appuntamenti a La Calzoleria visitate la loro pagina facebook


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