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The Lunch Girls alla Pasticceria Gori

Da Sadica @sadicamente
The Lunch Girls alla Pasticceria Gori
Le tre regole basilari per sopravvivere agli zombie sono le seguenti:
- Procurati una bicicletta
- Procurati un piede di porco
- Non prestare soccorso a nessuno.
Quest'ultima potrebbe sembrare assurda e priva di umanità, ma potrebbe essere l'unica regola che ti salverà la vita sul serio. Parola del fratello di Arianna, uno dei massimi conoscitori in materia d'Italia.
Ebbene, è proprio di questo che parlavamo mentre sulla Circonvallazione Ostiense ci recavamo -un pò come gli zombie- alla ricerca di qualcosa di dolce e sfizioso, con un tempo limitatissimo. Difatti Arianna di lì a breve avrebbe dovuto aprire la sua erboristeria.
Noi Lunch Girls non ci accontentiamo facilemente. Abbiamo quindi saltato la gelateria, saltato anche un forno -chiuso- saltato anche un bar. A quel punto, abbiamo deciso di attraversare la strada e tentare con l'altro lato, mentre ci guardavamo intorno in modo sospetto.
"Perchè una bicicletta?", chiedo ad Arianna.
"Beh, perchè è agile e va ovunque, anche in mezzo alla strada, anche se è mezza bloccata da auto abbandonate, ma cosa ancor più importante, non devi fermarti a fare benzina. In quel momento potrebbero sopraggiungere guai e dovresti scappare via, magari a piedi. A piedi non andrai molto lontana."
"Ed il piede di porco?", continuo la mia indagine.
"E' un ottimo strumento per colpirli, annientarli e non fare rumore. Gli zombie sono attirati dal rumore e tu dovrai farne il meno possibile per passare inosservata. Poi con il piede di porco puoi aprire anche porte e finestre, in modo da rifugiarti al momento opportuno e far svanire le tue tracce."
"Ma perchè non dovremmo fermarci a soccorrere qualcuno in difficoltà?", interviene Daniela attonita.
"Non puoi sapere chi ti troverai di fronte. Potresti trovarti qualcuno infetto ed accorgertene quando potrebbe essere troppo tardi per fuggire", conclude Arianna con la sua lezione.
In effetti, per sopravvivere agli zombie, forse occorre agire egoisticamente.
Ad ogni modo, dall'altra parte della strada troviamo esattamente ciò di cui andavamo alla ricerca: una pasticceria artigianale.
Ci soffermiamo un istante a guardare la vetrina, giusto per essere sicure di ciò che avevamo appena visto ed annusato. Il profumino sprigionato da questa pasticceria è stato talmente invitante che abbiamo oltrepassato la soglia quasi svolazzando come api sui fiori.
La pasticceria Gori è una antica pasticceria. Lo si nota dagli arredi, forse risalenti agli anni in cui l'attività è stata avviata, con il bancone dei dolci altissimo, quasi da nascondere la pasticcera.
Al piano inferiore del bancone si trovano pastarelle di tutti i tipi, torte, crostate e tanto altro che scaturisce la vostra immaginazione. Al piano superiore ci siamo invece soffermate a guardare i tantissimi pupazzetti realizzati in pasta di zucchero e pasta di mandorle, davvero carinissimi. Così carini che è davvero un peccato mangiarli.
Un pò indecise sulla scelta, abbiamo osservato ancora un pò tutto ciò che vi era all'interno, ma alla fine abbiamo ceduto a una pastarella con la panna con glassa al miele -se non erro- un montebianco e un cannolo siciliano. In più ho preso un assaggio di castagnole cotte al forno per tutte e tre.
Con un grandissimo sorriso in volto, usciamo dalla pasticceria degustando ognuno la propria scelta. Forse ci eravamo trasformate in zombie e non ce ne siamo rese conto. Ma sono bastati 5 minuti per finire quelle delizie.
Gustose, non c'è che dire. Anche se Daniela pensava che il suo Montebianco fosse di panna e non di meringa.
Abbiamo ripreso i nostri passi verso l'erboristeria, arrivando puntualissime all'orario di apertura.
Arianna si è quindi dedicata al lavoro, mentre io e Daniela abbiamo cercato di studiare più approfonditamente la materia Zombie.
Forse ci aiuterà anche il film appena uscito, "Warm Bodies". Chi di voi lo vedrà?
Noi sicuramente: è una questione di sopravvivenza!
PS: Ah, per coloro che si staranno domandando cosa ci faccia Arianna con un fascio di edera tra le mani.
Beh, ufficialmente è stata raccolta dopo la potatura degli addetti del Comune di Roma nei pressi della Metropolitana per decorare la vetrina della sua erboristeria "La Bottega dell'Erba Matta".
PPS: L'edera è un ottimo nascondiglio per il piede di porco.
PASTICCERIA GORI - Circonvallazione Ostiense, 201, 00154 Roma - Tel. 06 57 80 306

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