Magazine Cucina
Negli ultimi giorni a Roma è arrivato il gelo.
Vento, pioggia e umidità. Sembra quasi di essere a Milano.
Per nostra fortuna il tempo raramente è così a Roma. Ma cosa fare il sabato quando sembra non ci sia modo di mettere fuori il naso dalla porta dal freddo?
Beh io e Daniela ci siamo fatte coraggio e abbiamo deciso di affrontare le intemperie per andare al nostro primo ristorante indiano, Krishna 13.
Primo. A dire il vero, non proprio il primo per me. Qui devo fare una piccola premessa.
Dovete sapere che ho la fortuna di aver mangiato indiano sin da piccola, grazie a mia zia che ha sposato un indiano. C'è da dire che purtroppo loro vivono in Germania e quindi non lo mangio così spesso come vorrei, ma ho sin da subito apprezzato questi sapori decisi e speziati che ogni volta che torno a trovarli, non manco mai di fare tappa in uno dei loro ristoranti.
Ed è per questo che in Italia non ho mai provato la cucina indiana. Ma c'è sempre una prima volta per tutto.
In barba alle intemperie ed a una delle tante manifestazioni che affligge la città (con questo non fraintendetemi: il diritto di manifestare è sacro ed è giusto destare il proprio disappunto per qualcosa che non va. Sono comunque contraria agli atti di violenza [rari per fortuna] e di deturpamento della mia città. Insomma, i romani senz'altro potranno capire il mio stato d'animo al riguardo. Ma comunque, W le manifestazioni pacifiche!), io e Daniela ci dirigiamo verso il ristorante.
Krishna 13 si trova nel cuore multi culturale e multi etnico di Roma, a due passi da Piazza Vittorio Emanuele II, più comunemente conosciuta -ed abbreviata- con Piazza Vittorio.
Piazza Vittorio si trova nel quartiere Esquilino di Roma, vicino la Stazione Termini. E' un quartiere dove potreste trovare qualsiasi cosa proveniente dall'estero ed incontrare tantissime persone di diverse nazionalità. Certo, a Roma non è difficile imbattersi in turisti ma, Piazza Vittorio rappresenta invece il cuore di coloro che hanno deciso di lasciare il loro paese per trovare fortuna in Italia. Ci sono molti negozi cinesi, tra abbigliamento, scarpe e market. Vi sono ristoranti, hotel e botteghe. Insomma, se a Roma volete farvi un giro del mondo in pochi isolati, Piazza Vittorio è il luogo giusto.
Il ristorante indiano Krishna 13 si trova proprio in una viuzza che confluisce in Piazza Vittorio.
Aprendo la porta del ristorante vi catapulterete immediatamente in un'altra dimensione -metaforicamente parlando eh.
Il locale è raccolto, distribuito in due sale: una che affaccia sull'ingresso, l'altra invece è separata da alcune tende ricamate. Noi ci siamo accomodate vicino al bancone della cassa. I tavoli sono tutti di legno, intagliati e lavorati finemente, con inserti metallici geometrici, rivestiti di una lastra di vetro che fa scorgere queste bellissime rifiniture. Nel locale ovviamente ci sono tantissime statuine di divinità indiane, tra cui Shiva, che conosco bene in quanto ne ho una copia anche a casa, portata dall'ultimo viaggio in Germania, dono di mio cugino Rahul.
Alle pareti vi sono raffigurate stampe della tradizione indiana, mentre in tutto il locale vi è radiodiffusa musica tipica, ove il sitar difficilmente passa inosservato. Ma è l'incenso, non troppo intenso ma neanche troppo flebile, a catturare il nostro olfatto. Profuma tutto il locale in modo naturale.
Avendo anche in questa occasione un coupon, non abbiamo modo di visionare il menù, in quanto già prestabilito dall'offerta, anche se ci hanno gentilmente portato la carta delle bevende: ma molte delle Lunch Girls sono astemie, comprese io e Daniela.
Mentre osserviamo il locale estasiate, arricchito da posate e bicchieri rifiniti, arriva l'antipasto servito su di un vassio a forma di mezza luna, con tre contenitori di salse a forma di stella. Davvero molto coreografico e suggestivo. Io e Daniela cerchiamo di capire il gusto delle tre salse: una è agrodolce, facile da intuire grazie anche alla già nota salsa agrodolce cinese; non uguale ma simile nel gusto. Una delle tre salse è piccantissima e per svariati motivi, l'abbiamo quasi snobbata, mentre la terza, di un colore verde acceso, non siamo riuscite a capire di cosa sia composta. Chissà che qualcuno non ce lo sveli.
Le salse sono accompagnate da questa sorta di pane patatinato, sembrava effettivamente una patatina fritta gigante, ma sappiamo che non è così.
A seguire arriva il Hara Bhara Kebab, bocconcini di pollo e spinaci aromatizzati cotti allo spiedo nel forno
tandoo, anch'esso servito in modo coreografico, con al centro una lanternina. Il pollo è deliziosamente morbido e gustoso, scivola sul palato che è un piacere.
Arrivano a seguire il Peas Pulao (combinazione di riso basmati, curry e piselli), il Dum Aluo (patate cucinate con salsa di yogurt), il Chicken Tikka Masala (pollo cucinato con salsa di pomodoro) e il Makkani Dal (lenticchie in salsa cremosa), tutto servito in ciotole ovale di altissima rifinitura. Iniziamo col riso, ove le spezie esaltano le verdure. Proseguiamo con il pollo e le patate, ove le salse non fanno altro che aumentare il grado di piccantezza, ma ancora sotto controllo. E' con le lenticchie che arriva il vero calore. Come sapete, non amo particolarmente le lenticchie -non le mangio neanche a Capodanno!- ma ho voluto lo stesso provarle, essendo cucinate in maniera diversa dal solito. Squisite, seppur piccantelle. Lascio quasi l'intera ciotola a Daniela che essendone ghiotta, non se lo fa ripetere due volte ma, il piccante la stende. Deve purtroppo lasciare le lenticchie nel piatto, a malincuore, perchè anche per lei sono buonissime!
Daniela non è abituata a mangiare molto piccante. Avendo già degustato questo tipo di cucina so che il grado di piccantezza, per i piatti che abbiamo provato noi, è veramente ridotto in confronto a quelli che ho mangiato.
Ma il nostro menù non finisce qui. C'è anche il dolce.
Daniela opta per una delicata crema di riso, con menta e mango, mentre io scelgo il gelato al mango. Ce lo consegnano in due coppe dal calice fiorito e con dei cucchiaini che sembrano delle mini palette.
Siamo letteralmente estasiate dalla cura dei dettagli e dalla gentilezza del personale.
Krishna 13 è un locale raffinato ed elegante, in puro stile indiano, ove nulla è lasciato al caso. I dettagli sono ben curati sia nell'arredo e nei tendaggi, sia per quanto riguarda posate, piatti e bicchieri. L'incenso e la musica danno quel tocco soft all'atmosfera, che consigliamo vivamente alle coppiette in cerca di un momento romantico, meglio se di sera. Il pranzo lasciatelo alle Lunch Girls!
Il personale è molto gentile ed attento alle esigenze dei clienti, ma non solo. Ogni piatto ci è stato annunciato, in modo tale che potessimo capire cosa stavamo mangiando. Un tocco di classe anche l'averci offerto -fuori coupon- le nostre bolliccine naturali d'acqua.
Sorprese a non finire.
Ebbene, consigliamo vivamente questo locale dove sia il palato che l'anima sono saziati a dovere.
Ecco le nostre votazioni:
Sara 5/5 Forchette
"Il locale è molto carino, dedito alle atmosfere tipicamente indiane, grazie alla musica ed all'incenso. La cucina è ottima ed il personale molto gentile. Ci tornerò sicuramente alla prima occasione."
Daniela 5/5 Forchette
"Mi è piaciuto tutto, arredamento del locale compreso. Peccato per le lenticchie: le avrei finite tutte se non fossero state così piccanti. Avevano un buon sapore. Il mio piatto preferito di oggi rimane l'Hara Bhara Kebab, bocconcini di pollo, spinaci e aromi cotti allo spiedo nel forno tandoor, un gusto delicato e particolare che mi è rimasto impresso. Quando poi ci torneremo assageremo altre pietanze del menù. E conto di ritornarci con te e le altre. Il personale è stato cortese e disponibile, davvero un posto che consiglierei a chiunque voglia mangiare indiano."
KRISHNA 13 - Via Foscolo 13, 00185 Roma - Tel. 06 / 700 52 67
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