Anche se ha ereditato la crisi economica e non è stato responsabile del comportamento dei repubblicani sul rischio default, dice il settimanale inglese che «il tempo delle colpe agli altri è finito». L'Obamacare che non funziona è solo un punto. L'accusa è sull'incapacità di trovare relazioni all'estero - poco amato dai leader di Israele e Arabia Saudita, scarso nel ruolo di pivot asiatico, goffo sulla Siria, e distratto con l'America latina. E in casa non va meglio: secondo gli inglesi sarebbero pochi i pranzi con i leader democratici al Congresso, con i quali avrebbe rapporti molto distaccati: crisi personale, di credibilità e di affidabilità che si rispecchia nei sondaggi.
Ma, prosegue il settimanale, ancora le possibilità di tornare a giocare il ruolo di primo attore sono ampie, senza la necessità di «camminare sulle acque», ma lasciando lo Studio Ovale « famous for what he did, not just what he was».
(h/t #nightreview)
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