Alla fine dello scorso anno abbiamo letto e recensito per voi il romanzo "L'uomo di Marte" di Andy Weir, che racconta l'odissea di un astronauta rimasto solo su Marte dopo un incidente occorso alla sua spedizione.
A quel tempo l'opera si faceva strada tra i fan nella sua forma letteraria, ma già si sapeva - e si capiva, come ho scritto nella recensione, dall'impostazione del libro stesso - che alla fine del 2015 sarebbe uscito nelle sale il relativo film.
E infatti lo scorso 2 ottobre è arrivato anche in Italia, con la solita, terrificante traduzione del titolo ("Sopravvissuto"), che è andata a bypassare quella più che dignitosa di Newton Compton ("L'uomo di Marte"). La storia di Mark Watney e delle sue peripezie per restare in vita su un pianeta inospitale come Marte è quindi stata portata davanti al grande pubblico, ampliando di fatto la gamma di fan (e di lettori del libro, prontamente ristampato con il - disgustoso - nuovo titolo).
In questa occasione vogliamo quindi proporvi le due recensioni:
la prima è la recensione del libro, già condivisa tempo fa dal dodo (sul blog a tema sci-fi Lezioni sul Domani): recensione di L'uomo di Marte - The Martian.
La seconda, uscita oggi sullo stesso blog Lezioni Sul Domani, è la recensione del film: Sopravvissuto, di Ridley Scott.
Vorrei linkare anche un interessante articolo di Linkiesta che parla del film, o meglio di come questa storia non possa essere ascritta al genere fantascientifico. Non concordo al 100%, ma è comunque un punto di vista interessante che mi fa piacere "allegare" al post.
Voi siete già andati a vedere il film? Avete letto il libro? Il paragone regge? Che ve ne pare?