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“The Master”

Creato il 01 settembre 2012 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Venezia.69: “The Master” di Paul Thomas Anderson (In Concorso)

Anno: 2012

Distribuzione: Lucky Red

Durata: 137′

Genere: Drammatico

Nazionalità: USA

Regia: Paul Thomas Anderson 

Un ex marines, Freddie Quenn (Joaquine Phoenix), reduce dalla seconda guerra mondiale, tenta non senza fatica, a reintegrarsi nella società. Prova alcuni lavori, tra cui quello di fotografo in un centro commerciale e successivamente quello di contadino; il suo migliore alleato è l’alcol, colpevole di acuire i suoi problemi mentali. Costantemente in fuga, Freddie, come un vagabondo, ubriaco si rifugia in una grande barca dove verrà accolto da Lancaster Dodd (Philip Seymour Hoffman). “Sono uno scrittore, dottore, fisico nucleare, filosofo teoretico, ma soprattutto un uomo”: così si presenta Dodd a Freddie, come un aspirante santone, un uomo che, attraverso i suoi proseliti ed esperimenti di ipnosi, tenta di persuadere gli altri dell’infallibilità dei suoi metodi, in grado di far superare turbe psichiche, disturbi mentali, e, in certi casi, anche malattie gravi come la leucemia. Totalmente allo sbando e affetto da un’incontenibile aggressività, Freddie è per Dodd una perfetta cavia per i suoi esperimenti, mentre Dodd è per Freddie una guida spirituale, un pater che gli indica la strada da percorrere. Due personaggi antitetici, legati indissolubilmente dall’amore e dalla convinzione di potersi migliorare reciprocamente.

Venezia.69: “The Master” di Paul Thomas Anderson (In Concorso)

Inevitabile trovare delle similarità tra il soggetto di The Master e la storia di di L. Ron Hubbard, il fondatore di Scientology. Lancaster Dodd è infatti il promotore di una “causa”, come la chiama lui stesso, e fondatore di una prima forma di setta religiosa che pian piano riunisce nuovi adepti. Ma per chi si aspettava una sorta di biografia non ufficiale del famoso Hubbard resterà deluso. The Master non espone né descrive, è invece piuttosto privo di una coerenza narrativa e anche i dialoghi appaiono confusi; i due protagonisti, infatti, conversano tra di loro consapevoli del legame intimo che li unisce e le parole che usano risultano sensate solo ai diretti interessati.

Il disorientamento provocato nello spettatore è palese come lo è il rischio che il film non venga compreso. Alla conferenza stampa del film, in anteprima alla 69° Mostra del cinema di Venezia e parte del concorso ufficiale, è lo stesso regista a chiarire questo punto: “La storia poteva essere ambientata in qualsiasi angolo della terra, ma di certo il fatto che abbia come sfondo l’America mi ha aiutato nello sviluppo del soggetto. A differenza di quanto dicono in molti, questo film non si concentra sulla storia di Scientology, ma piuttosto vuole analizzare il tipo di relazione che c’è tra i due protagonisti, lasciando fuori sia la setta, sia qualsiasi analisi sociologica sugli Stati Uniti. L’unica cosa che posso dire in merito a Scientology e che di sicuro l’inizio del movimento ha ispirato in qualche modo il mio lavoro, ma ad oggi non ha nulla a che fare con quel che è diventato, anche perché non conosco le dinamiche interne al gruppo“.

Venezia.69: “The Master” di Paul Thomas Anderson (In Concorso)

Non ammette critiche, invece, la qualità tecnica della regia, prodotto di un controllo maniacale di ogni dettaglio da parte di Anderson per arrivare alla perfezione dell’immagine, e la scelta dei 70 mmè fondamentale in questo senso. “Ho cercato una diametro particolare per raccontare questa storia e sin dalle prime riprese il risultato dato dai 70mm e’ stato positivo. Ha dato un valore aggiunto all’opera credo, un frammento epico”. Alla qualità estetica delle immagini si aggiunge la scelta di una perfetta colonna sonora, composta da suoni distorti e musiche composte da Jonny Greenwood dei Radiohead. Indimenticabile poi la recitazione di Joaquin Phoenix, perfetto nei panni di un vagabondo, senza passato né futuro, violento ed ermetico, opposto al carattere bonario, almeno all’apparenza del suo mentore Dodd, Philip Seymour Hoffman.

Valentina Calabrese

Venezia.69: “The Master” di Paul Thomas Anderson (In Concorso)
Scritto da Valentina Calabrese 


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