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The Maze Runner. La rivelazione di James Dashner

Creato il 25 aprile 2015 da Nasreen @SognandoLeggend

The Maze Runner. La rivelazione

Serie The Maze Runner

di James Dashner

 

The Maze Runner. La rivelazione di James DashnerTitolo: The Maze Runner
Autore: James Dashner
Serie: The Maze Runner #3
Edito da: Fanucci Editore
Prezzo: 12.60 €
Genere: Distopic romance
Pagine: 344 p.

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Trama: Thomas sa di non potersi fidare delle menti malvagie che fanno parte della C.A.T.T.I.V.O., l’organizzazione che continua a tenere sotto scacco lui e gli altri Radurai, i sopravvissuti al Labirinto. Il tempo delle menzogne è finito, gli ripetono, i loro ricordi sono stati ripristinati e le tremende Prove cui sono stati sottoposti sono terminate. Sostengono di aver raccolto tutti i dati di cui avevano bisogno, ma di dover fare ancora affidamento su di loro per un’ultima missione: tocca ai Radurai trovare una cura per l’Eruzione, lo spietato morbo che conduce alla follia. Ma accade qualcosa che nessuno degli uomini della C.A.T.T.I.V.O. poteva prevedere: i ricordi di Thomas si spingono molto più lontano di quanto possano anche solo sospettare, fino alla verità. Il ragazzo adesso ha la conferma: non può credere a una sola parola di quello che dicono. E i suoi ricordi gli rivelano che dovrà fare molta attenzione, se vuole sopravvivere, perché la verità è più pericolosa della menzogna.

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Recensioneùdi MartiMoka

Terzo romanzo che conclude la saga di The Maze Runner, ciò significa che finalmente avremo TUTTE le risposte promesse nei precedenti due romanzi e promesse dal titolo “La rivelazione” (ok, alcune domande rimarranno irrisolte, ma chi è perfetto?)

La rivelazioneAvendo avuto la possibilità di leggere i tre romanzi di seguito e senza interruzioni ho potuto apprezzare a pieno la crescita dei personaggi e soprattutto il fatto che, liberi dalle costrizioni della CATTIVO, abbiano iniziato a pensare con la propria testa. Credo che chi non ha avuto la stessa possibilità, dovendo aspettare le date di pubblicazione italiane, abbia subìto negativamente il fatto che l’autore dia per scontata la memoria del lettore non spiegando sempre alcuni dettagli fondamentali (me lo vedo già con il suo sadico sorrisino: “non avete capito? comprate tutti i miei libri!”)

Come i precedenti e forse anche di più, è adrenalinico e brutale. Ogni briciola di compassione e bontà che ancora resistevano nel secondo romanzo qui scompaiono lasciando ai personaggi la libertà di prendere decisioni “crudeli” ma incredibilmente mature, come Thomas che accetta il dolore di uccidere uno dei suoi più fedeli compagni pur di non vederlo soffrire riuscendo così a dimostrargli la sua vera amicizia (lacrimeeeeeeeee).

La rivelazioneLa prima notizia sconvolgente ricevuta dai Radurai arriva dritta come un pugno allo stomaco e colpisce anche il lettore: Newt NON è immune. Dashner smentisce le aspettative della lista degli intoccabili e decide che per Newt è il momento di togliere le tende (strano visto che era uno dei miei preferiti, no?). Il suo nome tra i non immuni è un duro colpo da affrontare ma come sempre i ragazzi dimostrano una maturità inaspettata e decidono di combattere, nonostante tutto. Forse sperando che questa caspio (mi sono fatta contagiare dalla bellissima lingua dei Raudrai, chissà come sarete contenti) di cura esista veramente.

Newt non si fa abbattere, non rimane tremante nell’angolo (Michaela Pratt, dico a te!) e addirittura con gli ultimi istanti di freddezza che gli rimangono decide di mettere la sua vita nelle mani di Thomas, letteralmente. Mi ha stupita in positivo la scelta di non trovare una cura per Newt, comincio davvero a pensare che Dashner non abbia un cuore, ma molto meglio così del buonismo inutile.

Lo scambio di battute tra Thomas e Newt è carico della tensione e della disperazione di entrambi, la consapevolezza di essere diventati ciò che non volevano essere si fa sempre più pesante: Thomas si dimostra abbastanza freddo da ucciderlo e Newt è semplicemente uno Spaccato, come tutti gli altri. La disperazione cresce sapendo che tutto era parte di un piano, Newt era stato inserito nel progetto della CATTIVO per aumentare le variabili da studiare, proprio come si fa con le cavie da laboratorio, lui era l’immune e basta.

“Non posso!” come poteva chiedergli di fargli una cosa del genere? Come avrebbe potuto uccidere uno dei suoi più cari amici?
“Uccidimi o io ucciderò te. Uccidimi! Fallo!”

“Newt…”
“Fallo prima che diventi uno di loro!”
“Io…”
“Uccidimi!” E poi i suoi occhi si schiarirono, come se avesse raggiunto un ultimo istante fugace lucidità, e la sua voce si addolcì. “Per favore Tommy. Per favore”.
Con il cuore che sprofondava in un abisso senza luce, Thomas premette il grilletto

Teresa in questo romanzo passa in secondo piano (coriandoliiiii) a favore del rapporto di amicizia tra Thomas e Brenda, i loro cuoricini non mi hanno disturbata né ho trovato che stonassero nel contesto distopico.

The Maze RunnerHo apprezzato il ritorno alle origini con il labirinto e persino… i Dolenti! Come se avesse voluto chiudere il cerchio. Tutto finisce proprio dove e come è iniziato ma questa volta tutto è deciso dai Radurai, non c’è nessuna manipolazione in agguato.

Non molto convincente il mancato perdono di Thomas nei confronti di Teresa, se riesce a perdonare Gally come può non perdonare Teresa dopo esserle entrato nella testa e avendo capito che le sue azioni “malvagie” erano date dalla manipolazione della CATTIVO? (Io posso non accettarla, non ho perdonato neanche Gally, almeno sono coerente!).

Vi assicuro che il finale è a sorpresa, con il botto! Come sempre niente di ciò che Dashner racconta è come sembra. Alla fine la CATTIVO (o almeno una parte di essa) aveva progettato anche questo finale alternativo, lasciando i Radurai ignari e convinti di aver vinto. La morte di Teresa così in conclusione sembra essere una conferma del fatto che in realtà avesse agito pensando di essere nel giusto, fugando ogni dubbio. Non ha tradito la fiducia di Thomas e addirittura lo ha salvato! Una sorta di contrappasso che scommetto sarebbe piaciuto molto a Dante!

Copertine The maze runnerSono molti gli elementi positivi di questa Saga che sembra accompagnare i suoi personaggi nella crescita, guidandoli verso la consapevolezza della propria forza. La perseveranza non abbandona mai i Radurai che non si abbattono davanti alle mille (mila) difficoltà che il sadico Dashner gli pone sul cammino.

Consiglio questa saga a chi ama il genere post-apocalittico e anche agli scettici che storcono il naso davanti a questi libri da “bambini”, Dashner con The Maze Runner crea un mondo curato nei minimi dettagli che ti cattura ad ogni parola e ti trascina tra i Radurai costringendoti a gioire e piangere con loro.

Voto

 

1Astelle

 

Serie Maze Runner: 1. Il labirinto, 2011 (The Maze Runner, 2009)
2. La via di fuga, 2012 (The Scorch Trials, 2010)
3. La Rivelazione, 2014 (The Death Cure, 2011)

 

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James_DashnerJames Dashner è nato e cresciuto in Georgia, e ora vive nello Utah con la moglie e i quattro figli. Dopo diversi anni di lavoro nella finanza, ora è uno scrittore a tempo pieno. Oltre a Il Labirinto, romanzo d’apertura della trilogia maze Runner, ha scritto la Saga di Jimmy Fincher e la trilogia The 13th Reality.

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The Maze Runner. La rivelazione di James Dashner


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