“The Mentalist” post-FINALE: qual era il piano originale per la serie?

Creato il 19 febbraio 2015 da Linda93

Il termine lieto fine non potrebbe essere più appropriato per “The Mentalist”.

Il dramma CBS ha concluso la sua corsa di sette stagioni [contiene SPOILER] con la squadra che prende il serial killer Lazarus giusto prima che Patrick e Teresa diventassero marito e moglie… ma non solo, proprio nell’ultima scena, Jane scopre che la sua sposa aspetta il loro primo figlio.

Così adesso sappiamo che Jane e Lisbon oltre che cavalcare verso il tramonto come novelli sposi saranno anche genitori. Ecco la seconda parte del Q&A con il creatore della serie Bruno Heller per sapere se questo era il finale da sempre previsto e quali i progetti futuri di Robin Tunney.

TV Line | Bruno, ha mai pensato ad un altro possibile finale per la serie? Per molto tempo, il pensiero era: “Red John, viene catturato nel nostro finale della serie”?
Heller:
Devo dare credito del fatto che la storia si è evoluta. Ma ad un certo punto, non ricordo esattamente quando, Peter Roth ha detto: “sentite, se volete che questo spettacolo continui, prendete quel bastardo [Red John] sbarazzatevi di lui e raccontate cosa succederà dopo”. Fino a quel momento ho sempre ritenuto che il libro finisse quando Moby Dick viene arpionato. Ma in realtà questa scelta ha dato alla serie TV una nuova vita [a metà della 6° stagione], tanta energia nuova ai personaggi, non solo a Jane e Lisbon. Siamo sati in grado di andare avanti, c’era un senso di solarità ed il pubblico ha risposto a questo. Quindi tutto il merito va a Peter – ha un istinto impeccabile per queste cose.

TV Line | Robin, dopo Prison Break e The Mentalist, quali sono i suoi progetti futuri; una serie via cavo, una commedia, cosa?
Tunney:
Questo è divertente, perché credo che sia davvero difficile sapere che cosa si vuole fare fino a quando non si incontrano le persone coinvolte. Non sono una di quelle attrici che si sveglia e “voglio interpretare una donna cieca”. Credo che la televisione sia cambiata e ci sono tanto punti diversi da considerare, ma ci sono spettacoli di reti televisive che sono assolutamente incredibili. Non solo quale sarà [la mia prossima mossa] e non ho interessi specifici, ma so che quando si legge è necessario immaginarsi di voler stare con queste persone e con il personaggio che si accetta di interpretare per sei o sette anni.

Non mi vedo nuovamente nei panni di un agente di polizia, anche perché mi è stato affidato un grande ruolo femminile e l’ho fatto. Ma sì, non so cosa sarà e sono davvero entusiasta di questo. Credo che intrinsecamente l’ignoto agli attori dia una certa adrenalina che è il motivo per cui scegliamo questa carriera.

TV Line | Cosa vi piace ricordare di The Mentalist? Che cosa lo ha portato ad essere distintivo?
Tunney
: Gli americano hanno visto drammi procedurali di ogni tipo, ma credo che Bruno ne abbia creato uno che aveva senso dell’umorismo e riferimenti intellettuali. È un genere conosciuto, ma credo esserci stato un comportamento più umano da parte degli agenti di polizia – non si limitavano a scoprire ed esporre i fatti. Spero che possano esser ricordati per aver portato un’aria nuova in un genere molto familiare al pubblico.
Heller: Mi limiterò a essere felice se verrà ricordato. Sai, del tipo che quando sarò anziano, al ragazzo della cassa del supermercato potrò dire: “sai chi ho usato per…?”. E magari ottenere uno sconto o qualcosa del genere. Voglio dire io sono quello di cui abbiamo parlato [nella parte 1 del Q&A]. Oltre a questo, spetta alle persone ricordarsi, ma io lo ricorso come il momento professionale più felice della mia vita. Adesso vuoi farmi commuovere prima di Robin, cosa che non voglio fare!


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