Mi avvicinai al gruppo in questione principalmente per un motivo: dopo aver lasciato i Menswear, Matt Everitt, il batterista, entrò nei Montrose Avenue. Ovviamente io, schiavo, decisi che dovevo avere tutto anche di quest'ultimi, senza aver sentito ancora nulla, e così avvenne.
Mi ritrovai così fra le mani un gruppo che non aveva nulla dell'estetica prettamente britannica dei Menswear, anzi, i Montrose Avenue erano un gruppo che piuttosto guardava all'America, non a caso nacquero come gruppo di cover dei Byrds.
Il tentativo era quello di fondere un suono power pop britannico con sonorità classiche del rock americano, anche con venature country, con la particolarità delle due voci che spesso si alternavano.
Tentativo che magari non riesce pienamente in tutto il disco, ma che comunque si fa ascoltare molto piacevolmente, esaltando nei suoi momenti più sparati e riuscendo anche a toccare corde più malinconiche nelle ballate.
Di successo neanche a parlarne ovviamente! (1998 Columbia)
- She's Looking For Me
- Helplessly Hoping
- Start Again
- Yesterday's Return
- Keep On The Road
- Where Do I Stand
- Emergency Exit
- Shine
- Leaving In The Morning
- Closing Time
- Lost For Words
- Thirty Days Out
THE MONTROSE AVENUE