L’Onda. Un fenomeno, nato all’inizio nato come gioco/esperimento istruttivo. Questo film, ma in particolare la buona scena finale che ho scelto, mostra e dimostra come sia facile plasmare la mente umana al potere, soprattutto quelle menti meno stabili, fragili e più volubili.
Questa scena è la sottile barriera che sta tra un movimento di protesta sano e dalle buona intenzioni e in quello in cui si può -facilmente- trasformare, cioè un movimento che abusa del potere conferitoli naturalmente per via dell’ingiustizia ricevuta. È chiaro lo sviluppo del film fino alla scena di chiusura, dove il protagonista rivolge lo sguardo alla camera come a voler comunicare direttamente allo spettatore la sua paura, ma soprattutto il pericolo, e la sintesi di tutto il film: una lezione di vita sintetizzata in uno sguardo.
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