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Trama: un reporter senza scrupoli viene mandato ad indagare sul fantomatico Volatore Notturno, che si sposta tra i piccoli aeroporti mietendo vittime che vengono ritrovate decapitate e prive di sangue..
Che bestia strana è questo The Night Flier. Diretto da un regista praticamente sconosciuto che poi non ha più girato nulla, nato come pellicola cinematografica ma andato in onda sulla HBO in anteprima, come un qualsiasi film per la TV, popolato di caratteristi e attori quasi sconosciuti o comunque dimenticati: sulla carta, avrebbe dovuto essere una schifezza cosmica, invece è una delle migliori trasposizioni di un'opera di Stephen King e non ha perso freschezza nemmeno dopo quasi vent'anni. Francamente, non ho idea di come sia possibile, sta di fatto che The Night Flier è una gemma oscura in grado di mettere una paura del diavolo e di far comunque divertire sia il fan del Re che lo spettatore meno scafato. La tensione viene gradualmente costruita dal momento in cui ogni dettaglio della vicenda si svela mano a mano che viene scoperto dal protagonista, favorendo l'immedesimazione dello spettatore con Dees nonostante quest'ultimo sia un personaggio incredibilmente cinico e antipatico; il punto della questione, infatti, non è la natura del Volatore Notturno, facilmente intuibile fin dall'inizio, ma il modo in cui Dees passa dall'essere uno scafato giornalista a psicolabile ossessionato, da predatore a preda, con tutto quello che ne consegue. Il Volatore non si vede fino alla fine, ci sono solo le orribili foto delle sue vittime e le testimonianze di chi lo ha intravisto ad alimentare la nostra ansia e la nostra immaginazione, tuttavia sappiamo che quest'essere C'E' e che non ama essere spiato o seguito, che la sua pericolosità non si limita al commettere brutali omicidi ma arriva al punto di insinuarsi come un morbo nella mente delle sue vittime, causandone la follia. Lo squallido mondo dei giornaletti alla Cronaca Vera e il sensazionalismo a tutti i costi vengono così messi alla berlina in modo spietato e la presa in giro serve comunque da monito per chi è troppo credulone o suggestionabile, tanto da arrivare a crearsi dei mostri immaginari o dei complotti inesistenti, una lezione valida tanto vent'anni fa come oggi visto quello che si legge su Facebook e internet.
La bellezza di The Night Flier risiede dunque nel modo in cui il già bel racconto di Stephen King (dotato peraltro di un "seguito", Popsy) è stato trasformato in una storia dalle molte sfumature, lontana dal semplice slasher, dove anche le citazioni Kinghiane (leggetevi tutti i titoli degli articoli sulla copertina dei giornali appesi in redazione e ascoltate con attenzione gli aneddoti di Dees...) hanno il loro perché e sono funzionali allo sviluppo della trama. A reggere tutta questa intrigante costruzione c'è l'indispensabile Miguel Ferrer, che mette anima e corpo nell'interpretazione di Dees e mangia letteralmente la scena ad ogni apparizione: scostante, sboccato, cinico, antipatico, merda come pochi altri personaggi, il giornalista con la sua bastardaggine innata conquista subito l'attenzione dello spettatore e lo porta inevitabilmente ad interessarsi tanto alla sua vicenda (dis)umana che a quella del Volatore, soprattutto grazie al sembiante un po' "viscido" di Ferrer, che riesce a renderlo ancora più realistico e plausibile. Il resto della pellicola è pervaso da una piacevole aura di "ingenuità" tipica degli horror anni '90, con abbondanza di effetti speciali artigianali, scene cimiteriali da manuale, caratteristi talmente bifolchi e "tipici" che verrebbe voglia di abbracciarli e portarseli a casa, riprese in interno e incubi notturni in grado di mettere comunque i brividi, anche nella loro prevedibile banalità. Non manca poi quel non so che di "stridente", quei dettagli della trama che non servono ad altro che a trasmettere un senso di inquietudine, magari anche ridicoli o pretestuosi lì per lì (come la vecchia svampita, il boss che se la ride, il cane che soffia come fosse un puma, l'incidente stradale) e che poi, invece, sono quelli che si infilano come un uncino nella mente, che a modo loro impreziosiscono la pellicola e fanno venire voglia di vedere e rivedere il film per trovare loro un senso o anche solo per convincersi di NON stare guardando uno splendido horror. Come un'ossessione, appunto. Recuperate assolutamente The Night Flier e cercate di non rimanere invischiati anche voi!
Di Miguel Ferrer, che interpreta Richard Dees, ho già parlato qui.
Mark Pavia è il regista e co-sceneggiatore della pellicola, che è il suo primo e finora unico film a parte il corto Drag. Americano, dovrebbe avere una 50ina d'anni.
Dan Monahan interpreta Merton Morrison. Americano, è stato l' indimenticabile Pipino dei film Porky's - Questi pazzi pazzi porcelloni!, Porky's 2 - Il giorno dopo e Porky's III - La rivincita. Ha 59 anni.
Julie Entwisle, che interpreta Katherine "Jimmy" Blaire, è la moglie di Mark Pavia. Avrebbe dovuto partecipare anche Stephen King in uno dei suoi graditissimi camei ma, purtroppo, il Re era impegnato a promuovere libri in giro per l'America, molto probabilmente il quarto volume de La torre nera, La sfera del buio. Dopo questa postilla da King addicted aggiungo solo che, se The Night Flier vi fosse piaciuto, potete recuperare anche Vampires, Dal tramonto all'alba, Ammazzavampiri, La metà oscura, The Mangler - La macchina infernale (di cui parlerò prossimamente nella Notte Horror Blogger Edition!) e magari anche Il seme della follia. ENJOY!
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