Anche se nel 1968 le testate giornalistiche importanti come il New York Times mossero pesanti critiche al film paragonandolo a spazzatura, non si può che definire La Notte dei Morti Viventi il film che ha lanciato questo genere cinematografico. Nel corso degli anni, molte sono state le pellicole che si sono ispirate a questo cult: su tutte citiamo quelle omonime del 1990 girata da Tom Savini alla cui sceneggiatura contribuì li stesso George A.Romero, e quella del 2006 in 3d (pessimo) diretta da Jeff Broadstreet (qui la recensione a cura di DarkSchneider). Possiamo sorvolare sulla trama dato che tutti ne conosciamo il contenuto, ma quello che mi preme è analizzare le analogie e le diversità affiorate nel corso delle varie reinterpretazioni.
I tre film hanno sempre come protagonista Barbara (Barb per gli amici) e Ben (di colore e di sani principi nel '68 e nel '90, caucasico studente spacciatore nel 2006). Però, a dispetto di quanto si possa immaginare, molti sono gli aspetti che variano tra le 3 produzioni. Nella versione del 1968, infatti, Barb e suo fratello Jhonny si recano al cimitero per compiangere la morte del loro non troppo benamato padre; nel 1990 Savini aggiunge del suo ed immagina la nostra coppia di attori in visita alla tomba della madre.
Nel 2006 Broadstreet stravolge del tutto le cose e fa recare Barb e Jhonny al cimitero per il funerale della zia. Per quanto riguarda Jhonny, sia nel 1968 che nel 1990 muore all'inizio del film. Nel 2006, invece, da vero cuor di leone, scappa lasciando la sorella in balia degli Zombie.
The Night of Living Dead 3D
Altro aspetto curioso nella versione del 2006 è la scena d'apertura del film che riprende l'inquadratura originale di George A.Romero (la telecamera indietreggia e si vede che è un film alla televisione). Gli altri personaggi rimangono invariati per tutte e 3 le pellicole: JudyRose (nella pellicola del 2006 si mostra all'obiettivo come mamma l'ha fatta, unica scena del film degna di nota), Tom, Harry Cooper, sua moglie Hellen e la loro figlia Sarah. Nel 2006 però Broadstreet piazza nel film altri 2 ambigui e singolari personaggi: Gerald JR il folle becchino del paese ed Owen un ragazzo tossicodipendente!
Il luogo di ritrovo è sempre lo stesso: una fattoria. Ma i proprietari variano da film a film:
1968: Fattoria di chissà chi;
1990: Fattoria dello zio di Tom;
2006: Fattoria di Harry Cooper.
Parlando invece dei nostri amici non-morti l'epidemia sembrerebbe causata da qualche oscuro esperimento scientifico (e da cosa se no?) ma rimane come sempre tutto avvolto dal mistero. Nelle prime 2 edizioni gli Zombie sono come li amiamo: lenti, senza alcuna capacità di ragionamento e sospinti solo dalla loro fame insaziabile di carne viva. Basta un loro morso per entrare a far parte del loro sempre più numeroso esercito.
Ancora. nella versione del 2006, Broadstreet ci propone una fame di carne umana ancor prima della totale trasformazione. Un colpo di genio? Personalmente la reputo la più grande eresia da quando sullo schermo in bianco e nero di un cinema americano apparve il primo Zombie (vedi L'Isola degli Zombie del 1932). Altra cosa curiosa è la durata del film trasmesso a casa Cooper che sembra non terminare mai!
Per quanto riguarda il susseguirsi delle scene d'azione e l'uso di effetti speciali possiamo affermare con certezza che quello di Savini è il migliore, forse anche meglio dell'originale dato che quest'ultimo è stato realizzato alla fine degli anni sessanta e quindi pecca un pò di spettacolarità degli effetti. E' doveroso però ricordare come nel capolavoro di George A.Romero il bianco e nero aiutano a dare un'aria di mistero ad alcune scene.
Nelle riprese della campagna piena zeppa di Zombie che circonda la fattoria, la telecamera va a riprendere nel particolare il “lauto pasto” di uno di loro che anche se non si capisce bene cosa stia trangugiando, la scena è di forte effetto.
The Night of Living Dead del 1968
Il finale varia da film a film: George A.Romero ha senz'altro la visione più apocalittica di tutti! Nessuno si salva dall'epidemia (Ben viene scambiato per uno Zombie e viene freddato da un uomo dello sceriffo). Barb invece presumibilmente diventa il pasto di suo fratello Jhonny tornato dall'inferno solo per lei...
Nel '90 Tom Savini, maestro di effetti speciali, addolcisce un po' la pillola trasformando Barb in una vera e propria macchina macina-Zombie, rendendola così l'unica superstite, mentre nel 1968 Barb era praticamente un coniglietto impaurito incapace di unire 2 sillabe, troppo shoccata da tutto quello che stava accadendo. Ben dopo uno scontro a fuoco con Cooper si rifugia in cantina e si trasforma in uno Zombie. Ma la “scena madre” è quando Barb piazza una pallottola in mezzo agli occhi dell'antipatico Cooper salvatosi all'orda di Zombie che aveva invaso la casa. Nel 2006 Broadstreet fa di Barbara l'unica potenziale superstite visto che Ben alla fine si accorge di essere morto ed implora quest'ultima di ucciderlo.
Come già detto più volte La notte dei morti viventi è una delle pietre miliari degli Zombie Movie. Consiglio vivamente la visione dell'originale (scaricabile legalmente gratis, anche per iPhone) e il remake di Savini. Evitate film come quello di Broadstreet: tentativo maldestro e insignificante di emulare il grande maestro George A.Romero.
Locandina del capolavoro del 1968 di George A. Romero
Recentemente sta circolando in rete la notizia che il regista Zebediah De Soto ha in cantiere un ennesimo remake: The Night of Living Dead: The Origins. L'uscita nelle sale americane è prevista per l'autunno del 2011. Sarà uno spettacolare ed avvincente Zombie Movie degno del suo nome o un altro fiasco come quello di Broadstreet del 2006?