“Un ruolo semplice, consumo e piacere, il nostro peso in oro, nonostante il brillare dei diamanti”
The Playmore è uno dei più oltraggiosi, ardui ed entusiasmanti tentativi di portare l’assoluta democrazia nella musica: una costante lotta per l’armonia partendo da quattroentità completamente diverse, andando oltre ciò che èimplicitamente e primariamente stabilito.Dopo diverse esibizioni dal vivo ed intense sessioni in studio negli ultimi due anni, a Luglio 2012 The Playmore sbarca ai Massive Arts Studios di Milano dove la band registra il primo album, Pump Rock.Esso rappresenta un sovraccarico di energia destinata non a distruggere ma creare, quel tipo di energia che fa battere il piede e saltare e scatenare. Musicalmente Pump Rock diviene un flusso ai cui tosti groove di basso, cassa e rullante si uniscono intense chitarre melodiche, una voce morbida e calda che spazia da grida potenti a lievi toni cantautorali, confluendo infine in un solido stile rock/dance.
:: BRO JOE (Bear of love)
Ruvido batterista, pompa verso le conclusioni pratiche ed i risultati concreti. Mischia sfumature iraconde ad un cuore tenero. Su di lui gira una leggenda metropolitana secondo cui è in realtà un rapper in incognito, con all’attivo centinaia di collaborazioni con i migliori dj del mondo, e che prima o poi esploderà col suo progetto solista. Habitué della puntualità diversamente applicata, a volte non smussa gli angoli ma incanala le redini sempre verso punti fermi ed essenziali.
:: MARFZ (Geek)
Bassista e smanettone del gruppo, a lui sono dovute le diavolerie elettroniche e le migliorie tecnologiche. Sempre informato sull’ultimo ritrovato hi-tech, è stato il primo ad applicare il brevetto “PUMP ROCK” alla propria capigliatura, con elevati risultati e tenuta stabilissima. Grafico della band, ha una dote speciale nello spegnere diversi tipi di entusiasmo, ma è sempre attento quando qualcosa non va ed interviene di conseguenza.
:: GIAN (Wozy guru)
Si presenta in silenzio come uno che non ha la più pallida idea di niente e vi lascia liberi di scoprire cosa viene dopo, siate pronti a tutto quando comincia a parlare. Chitarrista e cancelliere del gruppo, le sue richiestissime metafore create ad hoc nelle riunioni della band risolvono questioni brucianti, o ne aprono altre incomprensibili. Una impossibile freddura o una grande trovata: qualsiasi cosa venga fuori, l’intensità è garantita!
:: PIE (Troublemaker)
Autoelettosi all’unanimità il piantagrane del gruppo, è la voce e l’ariete di sfondamento. Vulcanico e resistente, risolve molti problemi spinosi – tra cui anche quelli che egli stesso crea – con un colpo di spugna ed una telefonata agli esperti. Inarrestabile e lunatico, fategli spazio e tenetevi pronti a contenerlo, soprattutto se siete ad un party!
