(Liberamente tradotto da IMDB)
Un buon b-movie mascherato da blockbuster. Attori in forma e regia da manuale. Questa la descrizione più appropriata per un buon horror da serata dvd\birra\patatine. O quasi.
La storia si svolge nel più classico degli scenari da esorcismo: la figlia più piccola rimane vittima del demone, la si manda per istituti credendola pazza e poi il bravo prete la esorcizza. In questo film però ci sono due punti di merito: primo, non c'entra la religione Cristiana ma ci si rifà all'Ebraismo con il mito del Dibbuk; secondo, una figura paterna non patetica e che nel momento cruciale agisce esattamente come ti aspetteresti, e cioè chiedendo al demone di prendere se stesso al posto della figlia. Interessante, infatti, la figura del padre divorziato che esce dallo stereotipo americano. Un padre che fa finalmente il suo porco lavoro. Pur essendo stato mandato fuori casa dopo il divorzio, si impegna a mantenere un buon rapporto con le figlie. Peccato che di mezzo ci vada a finire il paranormale e una figlia che non ci metterà molto a mandare per aria i suoi piani per la nuova casa.
La tensione non viene mantenuta altissima, e questo crea qualche momento di coma profondo nell'attesa del prossimo colpo di scena, che arriva, ma a stento.
Il film si prende un pò troppo sul serio e l'unica vera battuta rilassante arriva nel finale. Però spesso il gioco del demonello porcello rischia di cadere un pelo nel ridicolo.
Il film mi ha ricordato per certi versi la saga del Wishmaster, dove però il demone è uno Djinn, già incontrati, malamente, su Direzione errata in Djinns.La parte più inquietante di tutta la pellicola è proprio quell'oggetto misterioso che funge da gabbia per demoni. È piuttosto strano e angosciante sapere che in un semplice mercatino delle pulci si potrebbe annidare il Male; un Male che colpisce ad occhi chiusi senza risparmiare una bambina innocente come Em.
La pecca del film, a mio parere, è che non viene approfondita la figura del Dibbuk. Infatti non si capisce quale sia il vero scopo del demone e cosa rappresentino le centinaia di falene che permeano la pellicola. Da questo punto di vista la sceneggiatura perde qualche grave colpo.
Ditemi se non è un amore?
Ci sono due o tre trovate davvero originali per quanto riguarda gli effetti speciali da non perdere. La bocca della piccola Emily è stata fonte di ispirazione per il regista e anche la sua cameretta. L'attrice che interpreta la nuova Regan, Natasha Calis (Già vista nella tremenda serie "The firm"), è da tenere sott'occhio: classe 1999, possiede una espressività fuori dal comune e ispira una simpatia che trasmette con grande empatia. Brava e bella.Un piccolo appunto: il regista è un certo Ole Bornedal che nel 1993 girò un capolavoro per la TV Danese dal titolo "Masturbator"... non è che qualcuno l'ha mai visto? Sarei estremamente curioso!
Finale che più tipico non si può ma ben incastonato nell'insieme. La furbizia hollywoodiana è sempre alla porta: vediamo se il film va e poi ci facciamo sette o otto seguiti.
Film passabile che supera l'esame grazie allo sforzo di originalità. Non aspettatevi nulla di eclatante, e gli appassionati del genere possessione potranno aggiungere una piccola perla imperfetta alla loro collezione.