The Ramones-The Roundhouse, Londra, 4 luglio 1976

Creato il 07 dicembre 2010 da Athos Enrile @AthosEnrile1

The Ramones

The Roundhouse, Londra, 4 luglio 1976

Insieme hanno dato vita a un’ispirata esibizione di arte minimalista

Michael Watts, Melody Maker

Patty Smith, astro nascente di una ribellione a base di reggae e Rimbaud, aveva fatto il suo esordio londinese poche settimane prima. Per i Ramones invece, niente letture di poesei o magliette dedicate a Keith Richards . Fracassoni e foruncolosi, i quatto newyorkesi urlarono come ossessi, snocciolando i loro pezzi a velocità supersonica (fermandosi solo per togliere i giubbotti di pelle) e lasciarono il palco dopo mezz’ora salutati dall’ovazione di una folla carica di birra. La settimana successiva, Max Bell di Melody Maker definì quella musica “rockoglione”, descrivendola tuttavia come capace di riscuotere la sua inconondizionata approvazione e quella di quasi tutti i 15000 spettatori presenti. Il termine non attecchì, ma lo stile e il suono portati alla ribalta dai Ramones sì.

Praticamente tutti coloro che avrebbero formato i principali gruppi punk inglesi quella sera erano al Roundhouse e osservavano attoniti come si potesse mettere in piazza senza paura la propria condizione di emarginati urbani bianchi. La chiava stava nella semplicità: nomi da finti fratelli (Joey Ramone, Dee Dee Ramone, e così via), abbigliamento da teppisti, canzoni che si confondevano una con l’altra. Jeans a tubo strappati, magliette attillate e scarpe da tennis da pochi dollari, i Ramones assunsero immediatamente la loro tipica posa a gambe aperte e ginocchia piegate, mentre le loro facce smunte e serissime non mostrarono alcuna emozione per tutto il concerto. Con il suo taglio di capelli a scodella, il bassista Dee Dee parve a Max Bell “ l’esemplare umano meno intelligente” mai visto su un palco, capace però di suonare con tanta forza da ferirsi a un dito. In mezzo alla folla, ubriaco e ingestibile, c’era il futuro bassista dei Sex Pistols SidVicious, e Dee Dee era il suo musicista preferito.

Sid adorava i Ramones” spiega Marco Pirroni, che sarebbe diventato chitarrista di Adam Ant The Ants, “anche se odiava il loro taglio di capelli. Sid aveva un taglio di capelli splendido, loro no. Ma da loro prese a prestito l’idea del giubbotto di pelle e dei jeans strappati.”

Il suono senza fronzoli di Joey e compagni ebbe dunque un impatto istantaneo sulla nascente scena punk.

Quando i Sex Pistolsentrarono in studio insieme al produttore Chris Spedding, portarono con sé l’album di debutto dei Ramonesdicendo: “

E’ così che vogliamo suonare!”

(Myke Paytress . "Io C'ero")



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