The Raven
Il film ci porta al cinema per trarre dai racconti di Edgar Allan Poe un thriller, dove gli incubi del famoso poeta diventano realtà: buona lettura!
La storia
Edgar Allan Poe, affezionato al whisky e alle storie macabre, vaga nei bar alla ricerca di qualcuno che gli faccia credito. All’improvviso si scatena una follia omicida che ripercorre testualmente le righe dei romanzi di Poe, suscitando la curiosità e la morbosità di tutti. Per salvare ciò che ha di più caro dovrà rischiare anche la vita, se necessario. E scrivere una fine teatrale, come nei suoi romanzi.
La realizzazione
Se gli incubi e le visioni sgorgano dai romanzi di Poe la realizzazione cinematografica scopiazza abbondantemente dai film del settore: Kill Bill per la ragazza nella bara e Saw per le scene truculente. Tuttavia la pellicola riesce a posizionarsi in un limbo; non splatter come Saw ma nemmeno citazionista all’estremo come Tarantino. Nella scena della ragazza nella bara manca la claustrofobia e la paura che comunicava Tarantino grazie a Uma Thurman, in quelle che citano Saw mancano (per fortuna) sgozzamenti e dettagli anatomici, anche se questo film non è certo da consigliarsi ai deboli di cuore.
L’intreccio regge abbastanza ed è ben costruito, le musiche adatte all’atmosfera, i dialoghi sciolti ed eloquenti: incrocia e rappresenta il binomio tra eros e tanatos, amore & morte, un’accoppiata che ha sempre riscosso successo. Gli attori sono all’altezza (specialmente il protagonista è molto credibile) e il tempo scorre piacevolmente, sempre sul filo della prossima scoperta/del prossimo indizio.
Una pellicola senza infamia né gloria, realizzata bene che regala suspense e azione senza eccedere in entrambi i sensi.
Voto: 8/10
Marco