Nel Rapporto ISU 2013 e cioè quello relativo all’indice di sviluppo umano, redatto da un pool di esperti incaricati dall’ Onu, desta particolare interesse, a livello internazionale, la condizione di crescita di parecchi Paesi come soprattutto la Cina,l’ India, il Brasile,la Turchia, il Messico e il Sudafrica, che fino ad alcuni anni fa avevano gli standard più bassi del mondo.
L’ISU ( acronimo di indice di sviluppo umano) viene calcolato in base a tre indicatori specifici, che sono la possibilità di una vita lunga e sana, l’accesso alla conoscenza, uno standard di vita dignitoso.
Nella classifica mondiale l’Italia si posiziona al venticinquesimo posto su 187 nazioni prese in considerazione.
In particolare per quanto riguarda l’indice di disuguaglianza per genere il nostro Paese è all’undicesimo posto.
Infatti il 68% delle donne italiane adulte ha un livello di istruzione secondario o superiore e il 38% partecipa al mercato del lavoro e risulta essere molto più avanti rispetto ad altri Paesi d’Europa come, ad esempio, il Regno Unito, che si posiziona in classifica al trentaquattresimo posto.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)